PASQUALI, Pietro
Matteo Morandi
PASQUALI, Pietro. – Nacque a Due Miglia di Cremona l’11 novembre 1847 da Giovanni Battista, muratore, e Francesca Luigia Bodini, contadina.
A Cremona frequentò la Scuola [...] rispetto al verbalismo, all’intellettualismo e al precocismo, in cui erano da tempo incappati i vecchi asili di derivazione aportiana.
Nel 1888 Pasquali passò alla direzione delle scuole elementari di Brescia, dove rimase fino al collocamento a ...
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BADOER, Iacopino
Giorgio Cracco
Detto anche, in qualche documento, Iacopino da Peraga dal nome di un feudo padovano passato alla sua famiglia, nacque allo scadere del secolo XIV (1393 ?) da Geremia, [...] Elegie.
Della produzione del B. nulla ci resta, tranne due sonetti in volgare di evidente, anche se forzata, derivazione petrarchesca: poesia goffa, sostenuta solo dalla volontà di respirare un certo clima creativo.
L'entusiasmo per la poesia trovava ...
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FERRARI, Giacomo
Alessandra Zametta
Nacque all'inizio del XVII secolo a Cremona, dove il padre, mantovano, si era trasferito. Secondo l'Arisi (Accademia ...) fu allievo di P. M. Neri e, dopo il definitivo [...] e Daria in S. Agostino, sempre a Cremona.
Tali dipinti rivelano soprattutto l'influenza della coeva pittura emiliana di stretta derivazione guercinesca, quale quella di B. e C. Gennari, non senza un interesse per le soluzioni del milanese C. F ...
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FRESCHI, Maria
Pino Fasano
Nacque a Firenze il 3 apr. 1881 da Ercole e da Zaira Morelli Poggeschi. Nel vivace ambiente culturale fiorentino che aveva preso a frequentare - nel 1900-1901 collaborò, fra [...] anno prima della partenza del marito, aveva pubblicato il primo romanzo, centrato su un personaggio femminile di vaga derivazione flaubertiana, Aurora, l'amata (Milano); e nello stesso anno era uscito uno studio biografico su Eva Cattermole Mancini ...
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ALBINO
Paolo Lamma
Fausto A. iunior discese con ogni probabilità dalla famiglia dei Deci, forse figlio di Cecina Decio Massimo Basilio iunior, console nel 480, e fratello di Avieno Teodoro Importuno, [...] di Suida, in cui il Gabotto e il Cessi credettero di trovare la prova dell'esistenza della lettera di A., è una derivazione da Erodiano e l'Albino in questione èun altro personaggio. Ma all'interesse personale di Cipriano si deve aggiungere la sua ...
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Musuraca, Nicholas (propr. Nicola)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, naturalizzato statunitense, nato a Ria-ce (Reggio Calabria) il 25 ottobre 1892 e morto a Los Angeles il 3 settembre 1975. Maestro [...] materializza mirabilmente la paranoia del protagonista Peter Lorre, soprattutto nella memorabile sequenza dell'incubo, di chiara derivazione espressionista. Insieme a Robert De Grasse fu il maggior interprete di un gusto figurativo basato sul ...
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BIANCONI, Giovanni Giuseppe
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Bologna, il 31 luglio 1809, da Giovanni Antonio (figlio di Angelo Michele, fratello dei più noti Giovanni Lodovico e Carlo) e da Luisa Garnier [...] pretendues affinités, Versailles 1865), nella quale, in polemica con Darwin, Huxley, Lyell e Asa Grey, contestava tale derivazione, che egli considerava umiliante e offensiva. Sosteneva che il cervello umano si sarebbe evoluto attraverso lo sviluppo ...
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Scultore greco (n. Sicione 370 a. C.). Fu attivo nell'età di Alessandro Magno, che ritrasse in numerose opere. Fu principalmente un bronzista, ma non possediamo di lui alcun originale; il suo stile ci [...] di statue dei membri di una famiglia tessalica di Farsalo, dedicata tra il 338 e il 334 a. C., è ritenuta copia o derivazione di una simile bronzea, che ci è attestata da un'iscrizione firmata da L. a Farsalo; essa mostra uno stile meno maturo di ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] che è riservato a un'élite intellettuale (e sociale).
Al di là delle differenze di impostazione tra un'analisi di derivazione marxiana e un'analisi che si richiami ai presupposti della Scuola di Francoforte, è opportuno indicare alcuni problemi che ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] 1490, con l'Andata al Calvario sormontata dalla Deposizione (Panazza, 1963).
Il dipinto innesta sullo schema lombardo, di derivazione dalla quasi coeva Pietà di Berlino del Foppa (già in S. Pietro in Gessate), una esasperazione espressiva ed un ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.