Innocenzo IV
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190. La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. I Lavagna [...] ) e che avrebbe comunque finito per diventare un cognome. Se l'ipotesi che fa derivare il cognome dal fisco imperiale è la più plausibile, una derivazione toponimica del cognome non può però essere esclusa. L'ascesa dei Fieschi, che si imparentarono ...
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FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] e filosofica francese, non lo costrinse però a rimanere all'interno di un enciclopedismo più o meno di derivazione o di maniera. Il F. privilegiò i campi della filologia, della matematica, della geografia: Saggiodigeografiaedi astronomia, Napoli 1816 ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] e corretta, da L. Torrentino nel 1549) dà risonanza alle tesi aramee specificamente in campo linguistico, postulando una derivazione del volgare toscano dall'etrusco e di questo dall'arameo. Senza pensare a una strategia editoriale concordata per le ...
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GUARIENTO di Arpo
Marco Bussagli
Sono assai scarse le notizie sulla vita di questo pittore, originario di Padova, la cui attività è documentata a partire dal quarto decennio del XIV secolo.
Il primo [...] . Come è già stato rilevato (Flores d'Arcais, 1965, p. 17), se l'iconografia del polittico è di sicura derivazione giottesca, alcune delle storiette fanno rilevare una vicinanza stilistica con Pietro da Rimini (D. Benati, Pietro da Rimini, in Enc ...
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DEL CONTE, Iacopo (Iacopino)
Enrico Bassan
Fiorentino, nacque intorno al 1515 se nel 1598 al momento della morte, aveva 83 anni come risulta dal Liber mortuorum di S. Maria in Via Lata, e dal Necrologio [...] identica, composizione: un tempo considerato di Daniele da Volterra, assegnato poi al D. (Panofsky, 1927), successivamente ritenuto una derivazione non autografa o da una prima idea di quest'ultimo o dal quadro stesso (Inventaire général des dessins ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] lette in Firenze, Pisa 1816); infine intervenne sulla questione delle origini della lingua italiana, radicalizzando la tesi della derivazione dalla tarda e volgare latinità (De usu linguae Italicae saltem a saeculo quinto, Pisis 1817).
La conferenza ...
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GALLI BIBIENA, Ferdinando
Anna Coccioli Matroviti
Secondogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, nacque in Bologna il 19 ag. 1657. Dopo gli studi di pittura con G. Viani, si [...] Settecento, Bologna 1969, pp. 59 s. e passim; V. Comoli Mandracci, "Cielo" e iconografia in alcune chiese di derivazione guariniana: S. Antonio Abate di Parma…, in Guarino Guarini e l'internazionalità del barocco.Atti del Convegno internazionale di ...
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FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] in condizioni normali e patologiche, in Lo Sperimentale, LXVII [1913], Suppl., pp. 346-355; Cellule istioidi (emoistioblasti) e loro derivati nel sangue circolante, in Arch. per le scienze mediche, XLII [1919], pp. 109-122, in collaborazione con E. M ...
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BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] complesso ornamentale di molta finezza, ispirato a motivi vegetali commisti al repertorio mitologico, eseguito attorno al 1780, di evidente derivazione archeologica. Nella basilica di S. Domenico è del B. il paliotto dell'altare con l'arca del santo ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] dei solidi fondamenti scientifici e metodologici alla sua dottrina, aderendo alla scuola di psicologia speculativa e sperimentale di derivazione herbartiana e soprattutto al Lotze: ciò è un fatto indubitabile, anche se il B., affermando di essersi ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.