BRUSOTTI, Ferdinando
Enzo Pozzato
Nacque a Rosasco, in Lomellina, il 5 nov. 1839 da Luigi e da Carolina Villa. Compiuti gli studi classici presso i padri somaschi a Casale, la famiglia lo convinse a [...] per effetto dell'aumento della temperatura, determinando, oltre certi valori di freccia, la derivazione di una parte della corrente elettrica su un circuito derivato.
In seguito il B. apportò miglioramenti alla sua lampadina, sostituendo al filamento ...
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CUNGI, Francesco
Francesco Federico Mancini
Figlio di Leonardo (Leoncini, 1857) e nipote di Giovan Battista, nacque a Sansepolcro (prov. di Arezzo) e fu attivo nella seconda metà del sec. XVI. Un documento [...] Vasari, Cristoforo Gherardi detto il Doceno, era come il C. originario di Sansepolcro - e per schemi formali di derivazione baroccesca quali si colgono, per esempio, nel volto di s. Francesco realizzato con morbidi passaggi chiaroscurali e con una ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] di semplici ipotesi probabilistiche circa i processi di emissione e di assorbimento della radiazione da parte dell'atomo, riusciva a derivare la legge di Planck per l'energia del corpo nero. Così come sono degni di particolare menzione sia il ruolo ...
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Poeta, narratore e critico statunitense (Boston, Massachusetts, 1809 - Baltimora 1849). Rimasto orfano all'età di due anni di entrambi i genitori, attori di una compagnia itinerante, fu adottato da John [...] 'intima predilezione per i canoni estetici del primo romanticismo e una convinta adesione al principio speculativo di derivazione razionalista, la scrittura di P., dalla narrativa alla poesia, dalla saggistica al giornalismo, si caratterizza come un ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] 1769, per l'allivellazione delle terre dell'ospedale di Bonifazio, elaborò un modello di livello perpetuo (pur derivante da precedenti soluzioni di Giulio Rucellai), che prevedeva la libera commerciabilità del bene reso quasi allodiale, divenuto poi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ruggiero Romano
Miguel Gotor
Tra gli storici e gli organizzatori culturali più originali e cosmopoliti del secondo Novecento, Ruggiero Romano è stato attivo in Italia, Francia, America Meridionale e [...] ha svolto una preziosa funzione di scambio interculturale tra Francia e Italia, tra la tradizione storicista di derivazione crociana e marxista-gramsciana della Scuola Superiore Normale di Pisa e le suggestioni sperimentali e interdisciplinari delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Mario Toscano
Francesco Perfetti
Come storico, Mario Toscano ha fornito un contributo fortemente innovativo, anche sul piano della metodologia storiografica, agli studi sulle relazioni internazionali [...] organizzatore culturale, e su quella politica. La vicinanza di Toscano al fascismo, più esattamente alla sua componente di derivazione nazionalista e liberale che vedeva nel regime una forma di restaurazione dell’ordine e di garanzia della stabilità ...
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CERATO, Domenico
Franco Barbieri
Nato nel 1715, forse il 4 agosto (L. Trissino, Artisti vicentini, ms.presso la Bibl. Bertoliana di Vicenza, Libreria Gonzati 26.5.4/5 [1949-1950]) e probabilmente a [...] maggioranza del medio e basso clero veneto - del quale il C. era entrato a far parte - sfuggiva, nella sua derivazione contadina e per serietà di dottrina, al pericolo di divenire "esponente del fanatismo più oscurantista e retrivo", ed assorbiva ...
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LANTERI, Pio Bruno (Brunone)
Giuseppe Griseri
Nacque a Cuneo il 12 maggio 1759 dal medico Pietro, originario di Briga Marittima, e da Margherita Fenoglio; a quattro anni rimase orfano della madre, deceduta [...] chierico J.-F. Murgeray introduceva a Torino l'AA (Assemblée des amis o Assemblée des associés), considerata una derivazione delle Congregazioni mariane dei gesuiti. Gli associati appartenevano quasi tutti all'Amicizia cristiana; il L., compagno di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] è nel caso della putrefazione o dell’infezione. I seminaria hanno cioè bisogno di un terreno simile a quello di derivazione o provenienza così che il contagio si diffonde tra i corpi propter analogiam, nel senso che si tratta di particelle alterate ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.