DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Rosanna Petrangolini Benedetti Panici
Figlio di Bernardino, nacque in una famiglia di artigiani vasai originaria di Ripatransone (prov. di Ascoli Piceno; Grigioni, 1909); [...] nella cui pittura si sovrappongono spesso motivi lotteschi a volte così slegati dal contesto da far supporre una diretta derivazione da disegni preparatori del Lotto (Zampetti, 1981, p. 345).
Fonti e Bibl.: Caldarola, Collegiata di S. Martino, G ...
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DEVITA (De Vita), Sebastiano Giuseppe
Kruno Prijatelj
Figlio di Pietro (il cui padre Sebastiano era probabilmente funzionario militare al servizio della Repubblica veneta) e di Matija Krstulović, ambedue [...] del tardo barocco veneziano con lontani riflessi del Tiepolo e dei suoi seguaci uniti a una componente ritardataria di derivazione tardosecentesca. Ha un posto di discreto rilievo nel modesto gruppo dei pittori dalmati del Settecento (a parte la ...
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Brazzi, Rossano
Morando Morandini
Attore cinematografico e teatrale, nato a Bologna il 18 settembre 1916 e morto a Roma il 24 dicembre 1994. Interprete medio ma di eclettico e scrupoloso professionismo, [...] maledette, 1973, di Robert H. Oliver, distribuito all'estero con otto titoli inglesi diversi). Ancora un ruolo di derivazione letteraria per una delle sue interpretazioni di rilievo, quella dell'aristocratico russo vile e venale Leo Kovalenski, in ...
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BALLI (Balle, Ballo), Tomaso (Masi)
Enzo Noè Girardi
Nato a Palermo nella prima metà del sec. XVI da Antonio, nobile palermitano, giureconsulto e maestro razionale del tribunale del Regal Patrimonio, [...] ideazione dei personaggi, il B. attua una sorta di contaminazione tra spunti narrativi e caratteri di varia derivazione classica, dantesca, ariostesca e tassesca.
Approvata l'opera dai censori, Cosimo II ne autorizzò la pubblicazione, manifestando ...
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ANDREASI (Andreazio, Andreazzi), Ippolito, detto l'Andreasino
Rossana Bossaglia
Nato a Mantova, probabilmente nel 1548, come si può desumere dalla notizia che lo dice morto nel 1608 all'età di 60 anni.
Non [...] in S. Francesco di Mantova, andate perdute.
Lo stile dell'unica opera sicura e di quelle di concorde attribuzione conferma la derivazione dell'arte dell'A. dal Parmigianino piuttosto che da Giulio Romano. Il fare dell'A., di sapore manieristico, si ...
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Bruno, Giordano
Anna Lisa Schino
Il frate domenicano finito sul rogo per le sue idee
Spirito ribelle e grande filosofo, Bruno fu condannato dalla Chiesa per le sue idee anticonformiste su Dio e sul [...] della natura e i suoi modi di operare, potrà dominarla. È questa una concezione ancora magica (magia) del sapere di derivazione rinascimentale.
La filosofia dell'unità e infinità del tutto
Affermata l'infinità del mondo, il rapporto tra Dio e le sue ...
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BOCCIARDO, Clemente, detto il Clementone
Ennio Poleggi
Nato a Genova nel 1620, fu scolaro di Bernardo Strozzi, ma si allontanò molto giovane dalla sua città per completare la sua educazione, insieme [...] fama e commissioni importanti. Il nome del Castiglione, poi, nella sua formazione, va accoppiato a una più diretta derivazione, rispetto allo Strozzi, dai modi del manierismo genovese.
Bibl.: R. Soprani, La vita de' pittori, scoltori et architetti ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] allo studio delle proprietà differenziali delle superfici; di G.L. Lagrange (1813) che introdusse il simbolo f′(x) per la derivata della funzione f(x) e al quale si deve il moderno procedimento di calcolo delle derivate.
La critica dei principi dell ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] l'uomo deve radicarsi nel mondo storico e naturale e organizzare la sua vita in questi limiti secondo criterî derivabili dall'esperienza. Così il fondamento dell'autorità politica non va cercato in motivi di ordine trascendente, bensì nella volontà ...
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CONTI, Ettore
Enrico Decleva
Nacque a Milano il 24 apr. 1871 da Carlo, fabbricante e negoziante di mobili e tappezziere, e da Giuseppina Palazzoli. Completati gli studi liceali, durante i quali compì [...] 350 m e una potenza di 10.000 HP. A partire dal secondo semestre 1910 aveva cominciato a funzionare la centrale di Goglio, con una derivazione a 1.620 m dal torrente Devero nel comune di Baceno, una condotta in galleria di 1.420 m., un salto di 520 m ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.