BERTUZZI (Bertucci), Nicola (Tommaso Nicola), detto Nicola d'Ancona o l'Anconetano
Anna Maria Matteucci
Nacque ad Ancona verso il 1710. Giovanissimo, si recò a Bologna, dove divenne allievo di V. Bigari, [...] (ora in collezione Visconti di Modrone a Milano): fra le opete più brillanti e spigliate dell'artista) denunciano non solo un'evidente derivazione dal Bigari, ma anche una suggestione del Creti.
Nella tela con S. Sebastiano e s. Rocco della chiesa di ...
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FASANO, Tommaso
Gemma Cautela
Non si conoscono gli estremi biografici del F., che fu allievo a Napoli di L. Giordano ed allestitore di scenografie effimere per apparati sacri (De Dominici, 1743, III, [...] su tela, si rifà alle tenebrose atmosfere di M. Preti.
Le composizioni pittoriche del F. presentano, inoltre, forti accenti di derivazione genovese, già messi in rilievo da F. Bologna (Opere d'arte nel Salernitano dal XII al XVIII secolo, Napoli 1955 ...
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CIALDIERI, Girolamo
Laura Tardini
Figlio di Bartolomeo e di Chiara Maggiotti, nacque ad Urbino il 28 ott. 1593.
Bartolomeo risulta citato dalle fonti come "pittore e egregio indoratore", attivo ad Urbino [...] paesaggistico. La scelta coloristica particolarmente vivace rivela, accanto all'influsso della pittura del Barocci, la stretta derivazione dal Ridolfi e conferisce unità e omogeneità alla decorazione.
Altre opere del C. sono conservate nelle chiese ...
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Festa Campanile, Pasquale
Francesco Suriano
Regista cinematografico, sceneggiatore e scrittore, nato a Melfi (Potenza) il 28 luglio 1927 e morto a Roma il 25 febbraio 1986. Sceneggiatore con Massimo [...] ) e ironica che avrebbe caratterizzato buona parte del lavoro di F. C. regista. Dopo aver realizzato un film di derivazione letteraria come La costanza della ragione (1964), tratto dal romanzo di V. Pratolini e sceneggiato da Fabio Carpi, diresse ...
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CIMOSO, Guido
Giuseppe Radole
Nato a Vicenza il 1° febbr. 1804 da Domenico, buon compositore e celebre improvvisatore all'organo, oltre che violinista, apprese "ottimi e chiari fondamenti" nel violino, [...] e strumentale, ma condizionato nelle forme strutturali e negli sviluppi dall'ampollosità della musica a programma, di derivazione lisztiana, vuoi evocatrice di sonorità concrete (trombe dei giudizio), vuoi dettate da momenti psicologici (le passioni ...
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FANCIULLACCI, Giovanni Battista
Chiara Briganti
Figlio di Iacopo, non si conoscono i suoi estremi anagrafici; lavorò dal 1759 al 1825 presso la manifattura di Doccia, come gli altri componenti della [...] se alcuni pezzi non sono di grande qualità pittorica, sotto la direzione del Fanciullacci. La decorazione sembrerebbe di derivazione francese, dato che si conoscono motivi molto simili in servizi prodotti dalla manifattura di Sèvres, tuttavia dovette ...
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BADIALE, Giacomo
Enzo Noè Girardi
Dottore in leggi e commediografo, nacque a Napoli nella seconda metà del sec. XVII e visse tra Napoli e Roma non si sa fino a quale anno del secolo successivo.
Appartenente [...] e piacevolezza, anche se talora con troppa fretta, i temi e le forme del teatro napoletano di derivazione spagnola: ambientazione in corti fantastiche, intrecci complicati e inverosimili, soluzioni sorprendenti, doppi sensi, scene e controscene ...
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DANESE, Bernardino
Rosella Carloni
Mancano notizie biografiche di questo fonditore, attivo a Roma nella seconda metà del XVII secolo con il fratello Bonaventura (Ventura), insieme al quale lavorava [...] romano, oltre al busto di Paolo Giordano Orsini, anche altri due bronzetti, raffiguranti Sansone e il leone (di chiara derivazione dal più noto gruppo del Pollaiolo) conservati al museo di Plymouth (senza alcun piedistallo) e al Victoria and Albert ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] per la Luna è discernibile la parallasse (cioè la differenza tra la posizione 'vera' e la posizione apparente del corpo celeste derivante dal fatto che l'osservatore non si trova al centro della Terra, bensì alla distanza di un raggio terrestre), e ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] corpo santo dato il fondamento cristico della persona del pontefice, quello di P. appariva ancor più glorificato dall'aureola derivante dalla persecuzione e dal martirio. Il successore Pio VII volle infatti riavere a Roma i resti del papa esule. Il ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.