GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] portagli da Filippo e Sofonisba davanti a Massinissa, di un gusto tra rococò e classicistico, in parte di derivazione amigoniana, identificate da Pavanello (Da Padovanino a Tiepolo…) con i dipinti segnalati da Moschini (1808) in palazzo Mussato ...
Leggi Tutto
DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] ed interpretato dalla letteratura) alla dimensione che gli appare più alta, quella tragica (da cui il comico e l'epico deriverebbero per contiguità). Negli stessi anni di questa querelle il D. continuò la propria riflessione sui temi più generali e ...
Leggi Tutto
BALTAZARINI (Baldassarino, Baltagerini, Baltasarrini), Baldassarre, detto di Belgioioso (Balthasard, Balthazar, Balthasarin, de Beaujoyeulx, Beau Joyeux)
Sisto Sallucci
È dubbio se sia nato in Lombardia, [...] di Lasso ne aveva scritta la musica, Jean Dorat il testo (primo esempio in Francia di balletto dialogato di derivazione italiana).
Caterina de' Medici, dopo avere sfarzosamente ricevuto i Polacchi alle Tuileries, fece rappresentare in un grande ...
Leggi Tutto
PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] aveva trovato nel mondo del Caffè quelle idee e quel modo di sentire che aveva cercato invano nella cultura di derivazione arcadica. Si poneva come erede del classicismo arcadico e su quella tradizione innestava un accoglimento pieno delle tematiche ...
Leggi Tutto
GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] anche a Leonardo, appare in controparte, ma più ammorbidito nel segno, nella Lavanda dei piedi del 1500, la cui derivazione dal Cenacolo appare pacifica, e ne rappresenta anzi una prima risposta in chiave quattrocentesca e bramantinesca. Come pure da ...
Leggi Tutto
BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] nel 1900.
L'utopia, "dramma satirico", è nella tradizione del realismo borghese, ma in esso viene chiaramente affermata la derivazione ibseniana. "L'autore dell'Utopia - scrisse D. Oliva nella sua prefazione all'edizione milanese del 1894 - non nega ...
Leggi Tutto
GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] 36), con la prosopopea della Discordia amorosa che, anticipando l'esito nel prologo, imposta una struttura a tesi di derivazione novellistica (l'amore porta rovina).
La produzione cavalleresca del G. iniziata nel 1525 con il Belisardo, poema dedicato ...
Leggi Tutto
BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] poi cominciarono a disfare la "legislazione di libertà" edificata dal granduca riformatore fra il 1767 e il 1775. La derivazione in fondo fisiocratica delle idee "frumentarie" del B. ci appare, prima e più che dagli scritti pubblicati, nei quali ...
Leggi Tutto
Dionigi, santo
Manlio Simonetti
Fu eletto vescovo di Roma il 22 luglio del 259 (o, meno probabilmente, del 260), qualche tempo dopo il martirio di Sisto II avvenuto durante la persecuzione di Valeriano, [...] reale e coeterno con lui: è soprattutto qui che sono ravvisabili concetti ed espressioni di diretta derivazione origeniana, che difficilmente D. potrebbe aver derivato da fonte diversa dalla lettera che gli era stata recapitata dall'Egitto. Ancora in ...
Leggi Tutto
GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...]
La tesi esposta dai versi di G. rifletteva, sia pure genericamente, la teoria cristiana di ascendenza platonica sulla derivazione del mondo da un caos originario, mentre Francesco di Vannozzo riprendeva la teoria averroistica dell'eternità del mondo ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.