FRANZONI, Enrico Antonio
Luisa Paladino
Nacque a Carrara il 17 genn. 1796 da Michele Francesco e da Lucia Franzoni. Scarse e lacunose sono le notizie biografiche relative a questo "soldato e artista" [...] la tipologia neoclassica della stele onoraria a muro, su basamento, conclusa da timpano triangolare, con bassorilievo allegorico di derivazione attica, di forte impronta canoviana, diffusa a Roma dallo scultore di Possagno e imitata da più d'una ...
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FEDINI, Giovanni
Monica Grasso
Di questo pittore, figlio di Domenico di Lazzaro, fiorentino, non sono note le date di nascita e morte; le notizie circa la sua attività sono comprese tra il 1563 e il [...] un'ampia scalinata. Poco lusinghiero anche il giudizio del Freedberg (1971) che, pur collocando il F. tra gli artisti di derivazione bronzinesca, lo considera più un artigiano che un artista.
Il F. ricopri di nuovo la carica di provveditore all ...
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BRUSCHI, Gaspero
Leonardo Ginori Lisci
Nacque a Firenze nei primissimi anni del sec. XVIII. Allievo dello scultore G. Ticciati, si distinse per alcune opere giovanili, fra le quali un busto del granduca [...] . Le più note sono quella detta degli Orientali composta di 24 figure, tre serie differenti delle Stagioni - di cui una derivante da modelli in avorio dello scultore tedesco B. Permoser (1651-1732) - diverse maschere, e le più piccole serie dette dei ...
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D'ESPOSITO, Giosuè
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Nacque a Sorrento (Napoli) il 30 luglio 1878 da Antonino e Luisa Maria Pontecorvo, appartenenti ad una modestissima famiglia agricola. Studiò e si diplomò nel 1896 macchinista [...] fissati alle traversine di armamento. Secondo la forma degli isolatori si può fare in modo che la superfice utile per la derivazione della corrente sia quella superiore o quella inferiore della rotaia.
Dal 1927 il D. si dedicò alla libera professione ...
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CUPPINI, Giuseppe
Gabriello Milantoni
Pittore-architetto, nacque a Ravenna nel 1750 (Martinetti Cardoni).
Ancora molto poco si conosce della sua biografia, così come è assai esiguo il numero delle sue [...] tuttavia, anche ad altri fatti, come sembrano testimoniare, ad esempio, i due bruciaprofumi in S. Maria Maddalena, che sembrano una derivazione piranesiana. Il C. morì in Ravenna nel 1843.
Fonti e Bibl.: Bologna, Accad. di belle arti, Attidell'Accad ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] e molto rappresentata Francesca da Rimini (1817), alle tragedie di C. Marenco, ambientate per lo più in un Medioevo di derivazione dantesca (la più nota fu Pia de' Tolomei, 1837), all'altrettanto popolare Fornaretto di F. Dall'Ongaro (1846), fino ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] più generali, è stato già sottolineato (Tartuferi, 1991, p. 29) come dal grande collega pisano Cimabue abbia derivato la capacità di rappresentare il dramma della Crocifissione in modo indicibilmente sospeso tra dolorosa evidenza reale e astratta ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] del D. è piuttosto difficile. Le Ninfe di Tivoli, infatti, che sono la sua prima commissione, nel loro classicismo e nella derivazione da disegni eseguiti da Pirro Ligorio per un'altra opera presentano già due aspetti che saranno costanti in tutta l ...
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COCCETTI, Liborio
Vittorio Casale
Figlio di Giovan Battista e di Maria Lucia Camerini, nacque a Foligno il 23 luglio 1739 (Foligno, Arch. capitolare, Reg. battesimi della cattedrale, n. 1281bis., B [...] che indica il sacro chiodo, in precario stato di conservazione; Vescovo che risana il fabbro con il sacro chiodo, derivazione da S. Conca), quattro pennacchi (Profeti), quattro scomparti nella cupola, olio su muro (ibid., ill. 187-191).
Foligno ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] degli ambienti del piano ultimo. Avulsa dal luogo in cui la facciata era stata concepita, diventa oggi difficile cogliere la derivazione dei nessi da essa stabiliti con il contesto urbano.
Il piccolo edificio, che insisteva su un lotto di forma ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.