GIBELLI, Giuseppe
Massimo Rossi
Nacque a Santa Cristina, presso Pavia, il 9 febbr. 1831 da Siro e Giuseppina Carnovali. Frequentò la facoltà di medicina dell'Università di Pavia, dove si laureò nel [...] da T. Caruel. Alle grandi flore ottocentesche del Bertoloni e del Caruel, ancora caratterizzate dall'approccio tassonomico di derivazione linneana, si affiancò il Compendio del G., che curò in particolare la sistemazione e l'illustrazione dei generi ...
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ARAOLLA, Girolamo
Claudio Mutini
Nacque a Sassari nel primo ventennio del sec. XVI, da famiglia nobile, che nel 1531 possedeva ancora un castello a Porto Torres. A Sassari l'A. intraprese gli studi [...] , cui egli fu chiamato nel 1595, oltre al fatto che la carriera ecclesiastica e i proventi da essa derivati potevano facilmente ovviare a certi dissesti finanziari che agitavano la famiglia Araolla e permettevano allo scrittore di dedicarsi con ...
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DELLE COLONNE, Oddo
Margherita Beretta Spampinato
Nato a Messina, probabilmente dalla stessa famiglia di Guido (di cui fu maggiore di età), altro e più famoso rimatore della scuola poetica siciliana, [...] ognuna, capfinidas, in cui il primo verso di ciascuna stanza, sul filo di una tecnica preziosa e raffinata di derivazione occitanica, riprende una o più parole presenti nella fine della strofa precedente, in un gioco di corrispondenza verbale che ...
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BISSOLO, Francesco
Maria Maddalena Palmegiano
Seguace di Giovanni Bellini, cominciò a imparare i primi elementi dell'arte pittorica probabilmente a Treviso, alla scuola di Gerolamo il Vecchio; trevigiano, [...] plastici di una certa forza, per la pennellata corposa e per il pendaglio di frutta è di chiara derivazione padovana; questi elementi esteriori più facilmente assimilabili erano caratteristici delle scuole venete e in ispecie della trevigiana, per ...
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CIRINCIONE, Giuseppe
Arnaldo Cantani
Nacque a Bagheria (Palermo) il 23 marzo 1863, in una modesta famiglia contadina, da Pietro e da Domenica Caviglia.
Compiuti a Palermo gli studi classici, il C. si [...] C., più volte messe in discussione, vennero infine completamente confermate quando fu possibile dimostrare l'effettiva derivazione mesenchimale del vitreo.
Studiando lo sviluppo della capsula perilenticolare, scoprì che il mesoderma interposto fra l ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] suo linguaggio, già decisamente orientato in chiave accademica, con gli apporti più stimolanti del "realismo romantico" di derivazione romana e napoletana. Nel 1861 presentò tre dipinti, oggi dispersi, all'Esposizione nazionale di Firenze: S. Eligio ...
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CRISTOFORO da Cremona (al secolo Picenardi)
Eduardo Melfi
L'esistenza di questo sacerdote cappuccino è validamente documentata solo dai primi di giugno del 1630, vale a dire dal momento della sua ammissione, [...] 1730, p. 12, ora in Documenti cappuccini..., p. 249. Anche in questo caso sembra evidente una almeno parziale derivazione dal Processo; ilLa Croce aggiunge solo il particolare degli "ostacoli" (peraltro di imprecisata natura) che C. dovette superare ...
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GATTO (Gatti, Gattus), Simone (Simon, Simeone)
Rossella Pelagalli
Nato a Venezia tra il 1540 e il 1550 si dedicò giovanissimo allo studio della musica rivelando in breve tempo ottime qualità di trombonista [...] citata raccolta veneziana del 1579 (conservata presso la Staatsbibliothek di Berlino), non si distacca da una scrittura contrappuntistica di derivazione fiamminga. Delle tre messe ivi incluse (Scarco di doglia, a 5 voci, Hodie Christus natus est, a 5 ...
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FAFFEO, Cristoforo
Gennaro Toscano
Pittore campano, documentato tra il 1489 e il 1497. Il documento più antico relativo alla sua attività è del 4 ag. 1489 e si riferisce al pagamento "per parecchie [...] una latente atmosfera antoniazzesca, evidenti sono i riflessi della produzione romana del Pinturicchio: in particolare essa è una precisa derivazione del suo Presepe, affrescato tra il 1488 e il 1490 nella cappella Della Rovere in S. Maria del Popolo ...
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CARNEVALI, Cesare
LL. Arcangeli-A. Lugli
Nato a Reggio Emilia, verisimilmente intorno al 1765, da Filippo e Rosa Clavi, se ne hanno scarse notizie biografiche. In Notizie biografiche in continuaz. della [...] , non è stato possibile rinvenirne alcun esemplare. Nella produzione del C. si coglie, oltre alla chiara derivazione fontanesiana delle scenografie, una sostanziale sensibilità settecentesca, con un uso sobrio di effetti pittorici sul tranquillo ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.