BORRONI, Paolo
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giuseppe Antonio e di Cristina Stefanini, nacque a Voghera il 12 genn. 1749. Dalle biografie che ne scrissero Scaramuzza (1820) e Maragliano (1897) [...] Rameri).
Raramente il freddo classicismo di maniera del B. cede nei quadri sacri e mitologici a dolcezze di derivazione correggesca, ma il pittore costruisce con solida sicurezza e classica misura i suoi ritratti che furono numerosissimi.
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FEDERICO di Filippo di Ubaldo (Federico Fiorentino)
Morena Costantini
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo scultore originario di Firenze, attivo a Rieti agli inizi del XVI secolo; i pochi [...] dei due secoli e ne esprime le diverse componenti richiamandosi alle esperienze pittoriche dell'Italia centrale di derivazione pierfrancescana come alla coeva cultura fiorentina, peraltro già importata in ambito locale da Silvestro dell'Aquila.
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] Concerto(s)... adapted for the Organ, Harpsichord or Piano Forte (London 1782 circa), ecc.
L'immensa quantità di questi derivati, quale non si vide forse scaturire dall'opera di nessun altro autore, è una naturale conseguenza della gran copia di ...
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CABRINI, Angiolo
SSantarelli
Nacque a Codogno (Milano) il 9 marzo 1869 da Emilio e da Rosa Pedrazzini. Giovanissimo aderì al partito operaio e nel 1892 fu tra i fondatori del Partito socialista, nel [...] In queste concezioni, del resto comuni ad altri organizzatori dello stesso periodo, entravano alla pari un elemento di derivazione corporativo e uno di attesa messianica; idee e atteggiamenti cui diede forma soprattutto nella conferenza Il socialismo ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] è ben cosciente che uno studio scientifico avrebbe invece richiesto una grammatica storica che esaminasse organicamente la derivazione del sistema fonetico del suo dialetto da quello del latino. Anche le osservazioni grammaticali e sintattiche sono ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] , ma prese dall'antica lingua Greca" e l'altro "di vocaboli Sardi, che sono pretti latini, o da quel latino derivati [(], colla loro spiegazione in italiano". La quarta parte era infine una raccolta di poesie sarde "fatte con Sarda sintassi, ma ...
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MAGGI, Giovanni
Laura Di Calisto
Nato intorno al 1566, probabilmente a Roma, è ricordato da Giovanni Baglione (1642, pp. 393 s.) come "dipintore, et intagliatore all'acqua forte", "virtuoso in diverse [...] ,5 x 48,2) e di grande successo commerciale, testimoniato da numerose ristampe.
Ispirata a modelli iconografici di derivazione sistina, come la pianta Brambilla - van Aelst e quella successiva di Matteo Florimi, l'opera presenta elementi di indubbia ...
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GIOVANNI da Gaeta
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, originario di Gaeta, attivo intorno alla seconda metà del XV secolo.
La personalità di G. venne delineata [...] Pensulis, antica denominazione della chiesa, raffigurato ai piedi della Vergine in atto di preghiera. I caratteri di derivazione ispanica sono riconoscibili nell'impianto compositivo del pannello centrale, nei fondi d'oro graffito a quadratini, nelle ...
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BELLUZZI (Bellucci), Giovanni Battista, detto il Sanmarino
Nacque a San Marino il 27 sett. 1506. Suo padre, Bartolo di Simone (1521-1555), apparteneva ad una delle più autorevoli famiglie della Repubblica [...] dei Medici il B. eseguì fortificazioni su disegni altrui (1542, a San Casciano), ma fece anche disegni in proprio, e la derivazione da Francesco Maria Della Rovere è chiara nei baluardi di Porta a Borgo e Porta Fiorentina e nella fortezza di S ...
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CYBEI (Cibei), Giovanni Antonio
Stella Rudolph
Nacque a Carrara il 3 febbr. 1706, figlio di Carlo Andrea e di Maria Maddalena Carusi. Il biografo del C., Tiraboschi (1786), scrisse che il padre era [...] .
A partire dagli anni '50 il C. emerse come artista autonomo, interprete dei modi della scultura tardobarocca di derivazione fiorentina, nella tradizione dei suoi due maestri, con un crescente accento aulico, specie nei ritratti, consono con il ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.