Acerenza
C. Bozzoni
(lat. Acerentia, Acheruntia, Acherontia)
Centro della Basilicata in prov. di Potenza, A. sorge su una rupe tufacea cui deve in gran parte le caratteristiche e l'aspetto di baluardo [...] con deambulatorio e tre cappelle radiali (un'altra cappella si apre su ciascuno dei bracci del transetto), di evidente derivazione normanna, collegabile a quelle della cattedrale di Aversa e della Ss. Trinità di Venosa: la cronologia relativa dei tre ...
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ATTEONE (᾿Ακταίων, Actaeon)
G. Cressedi
Figlio di Aristeo e di Autonoe.
Fu allievo di Chirone, che ne fece un valentissimo cacciatore. Insuperbito da questa sua qualità, A. si vantò di superare nel tiro [...] che aizza i cani e Artemide nuda che viene sorpresa dal cacciatore, si trovano in alcune pitture pompeiane di diversa derivazione e in rilievi, oppure i due elementi tentano di fondersi in una composizione più vasta di sapore idillico e paesistico ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
2°. - K. il giovane fu figlio e discepolo di Prassitele, e la sua attività si svolse dal 345 al 280 a. C.; Plinio (Nat. hist., xxxvi, 10), infatti, [...] da escludere il riferimento a K. di un gruppo rappresentante un satiro ed un ermafrodito, noto in più copie, che deriverebbe dal suo famoso symplegma, conservato a Pergamo (Plin., loc. cit.).
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, Lipsia 1868, nn. 1137 ...
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CUNGI, Francesco
Francesco Federico Mancini
Figlio di Leonardo (Leoncini, 1857) e nipote di Giovan Battista, nacque a Sansepolcro (prov. di Arezzo) e fu attivo nella seconda metà del sec. XVI. Un documento [...] Vasari, Cristoforo Gherardi detto il Doceno, era come il C. originario di Sansepolcro - e per schemi formali di derivazione baroccesca quali si colgono, per esempio, nel volto di s. Francesco realizzato con morbidi passaggi chiaroscurali e con una ...
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DUMBARTON OAKS
G. M. A. Richter
Il museo di Dumbarton Oaks, Washington, D. C., ebbe inizio come collezione privata dei coniugi Robert Woods Bliss e fu trasferito in proprietà all'Università di Harvard [...] d'argento, simile ad una del Louvre (de Ridder, Catalogue des bronzes, ii, n. 2765), probabilmente tutte e due di derivazione alessandrina; e sette mosaici provenienti dagli scavi di Antiochia, databili dal II al VI sec. d. C.
Bibl.: L'Istituto ...
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TROPAEUM ALPIUM
G. Bendinelli
Denominazione classica di La Turbia (La Turbie), sulla via Iulia Augusta tra Mentone e Nizza, a N di Monaco. In questa località, come punto importante dell'Alpis Maritima, [...] di St. Remy, Carpentras, Orange, ecc.; le sculture a tutto tondo che ornavano l'edificio sembrano invece di diretta derivazione urbana.
Bibl.: J. Formigé, Le Trophée des Alpes (La Turbie), Parigi 1949 (con tutta la bibl. precedente); N. Lamboglia ...
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L’arte di dipingere in piccole proporzioni su pergamena, carta, rame, avorio ecc.
Il libro miniato
I trattati e la tecnica. - Come decorazione pittorica del libro manoscritto, a piena pagina o limitata [...] manoscritto di Lucca per la tecnica della m., e illuminatores sono gli artisti che la praticano (di contro alla più usuale derivazione da lumen si è proposta, però, un’etimologia del termine da alumen, l’allume di rocca usato nella preparazione di ...
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VOLTA (XXXV, p. 566; App. II, 11, p. 1123)
Giulio KRALL
È costante l'attualità di queste strutture bidimensionali per l'efficacia dei regimi statici che in esse si realizzano e per le elevate questioni [...] dello sforzo di taglio S di fronte alle [4] e [5];
2) la possibilità di calcolare direttamente con sole operazioni di derivazione gli sforzi in Σ da quelli, noti, di Σ* purché su Σ si consideri una distribuzione di carico, generalmente di pesi ...
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ARAZZO
A. Ghidoli
Il termine a., con cui si indica un tipo di tessuto dalle particolari caratteristiche tecniche, deriva dal nome della città francese di Arras, centro particolarmente attivo nei secc. [...] 'esportazione in Italia, nel corso del sec. 14°, dovette avvenire su scala considerevole se dal nome della città di Arras fu derivato il termine arazzo. A partire dal 1476, con la sconfitta di Carlo il Temerario a Grandson da parte degli Svizzeri (in ...
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Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] predomina la palma, soprattutto liscia, simmetrica o più spesso asimmetrica, in una felice fusione con ornati di derivazione architettonica.
Molto più vistosa appare la decorazione del minareto, il quale manifestava al mondo esterno la grandiosità ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.