BUONAMICI (Bonamici), Gianfrancesco
Werner Oechslin
Nacque a Rimini nel 1692. Poco sappiamo della sua formazione: studiò pittura a Bologna con Carlo Cignani, e più tardi a Roma.
Il 14apr. 1727firmava [...] principale; adottò lo stesso sistema di archi e colonne, mentre nei dettagli si servì talvolta di un linguaggio di derivazione borrominiana. Durante l'episcopato del Guiccioli venne aggiunto un portico (1745);il nuovo duomo fu aperto al pubblico il ...
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CHEIRONOMIA (χερονομία)
I. Jucker
Fonte principale per l'identificazione del significato sono le menzioni letterarie, di cui quella nell'Onomastikon di Polluce (2, 153) offre la definizione più esatta: [...] di esempi nelle arti figurative. Una ch. caratteristica era propria della danza "con le mani intrecciate", evidentemente derivata dalla Persia, di cui ha trattato ultimamente E. Roos; purtroppo per questo schema, rappresentato spesso nell'arte ...
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FILOCAMO, Antonio
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina nel 1669; maggiore di tre fratelli e certamente il più noto e artisticamente dotato, diede vita a una avviata bottega a conduzione familiare occupando [...] e datata 1705 è la tela con lo Sposalizio mistico di s. Rosa nella chiesa madre di Monforte San Giorgio, di chiara derivazione marattesca. Al 1706 si fanno risalire gli affreschi per la chiesa messinese di S. Elia con Episodi della vita di Cristo ...
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FINESTRA (ϑυρίς, fenestra)
G. Cressedi
Nelle costruzioni delle civiltà preelleniche, la posizione delle f. nelle case private si può desumere da alcune maioliche rinvenute a Cnosso e conservate nel museo [...] e talvolta adorne di lesene e cornici. Nelle f. di Delo si notano anche tracce di transenne metalliche.
Di derivazione ellenistica si possono considerare le f. del tempio di Vesta a Tivoli, riccamente scorniciate con listello e architrave nella ...
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BERLINGHIERO (Berlingerius, Berling-hierus Melanesi)
Isa Belli Barsali
Attivo a Lucca nei primi decenni del sec. XIII, se ne ignorano le date di nascita e di morte. Il patronimico Berlinghieri, abitualmente [...] di Pisa è da mettere in contatto, per il Garrison, con un esemplare bizantino della Focide dell'XI sec., o con una derivazione lucchese del XII sec. da quel prototipo; perciò questi data l'opera nelle due prime decadi del sec. XIII, ma la considera ...
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EMANUELE (D'Emanuele), Gaetano
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Catania il 26 marzo 1876 da Damiano, decoratore-scenografo, e Giovanna Battiato. Sin da bambino seguì il padre nel suo lavoro; successivamente [...] liberty ad elementi cromatici e compositivi settecenteschi non solo legati alla tradizione siciliana, ma spesso di derivazione veneta.
I maggiori riconoscimenti alla varietà ed abilità di pittore ornamentale gli vennero dalle numerose richieste ...
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DATTARO, Francesco, detto Pizzafuoco
Camilla Bellotti
La prima notizia che abbiamo sul D. è dell'ottobre 1557 quando fu eletto architetto della Fabbrica del duomo di Cremona, succedendo al padre Gabriele: [...] a tre luci, la ripartizione delle superfici con lesene abbinate poggianti su alto zoccolo, lo schema tripartito del prospetto di derivazione serliana.
Dal Repertorio exequiarum risulta che il D. fu sepolto il 22 apr. 1576.
Fonti e Bibl.: Cremona ...
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Vedi CALENI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALENI, Vasi
¿ A. Rocco
Si dà questo nome a quella ceramica interamente ricoperta da vernice nera piombina, decorata plasticamente da motivi ornamentali e figurati, [...] toreutica, la glittica, la coroplastica oltre che dalla pittura. Si può dire anzi che il figulo più che tradurre o derivare nella ceramica i suoi tipi dalle varie arti minori, prenda addirittura i modem stessi della metallotecnica, tanta è l'analogia ...
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Vedi CONCORDIA SAGITTARIA dell'anno: 1959 - 1994
CONCORDIA SAGITTARIA (Iulâa Concordâa Sagitrarâa)
G. Brusin
Da una stazione sull'Annia a circa metà strada fra Altino e Aquileia, si sviluppò quella che [...] di ossuarî quadrangolari con coperchio a mezza sfera o a cono con stilizzazione vegetale o di altro genere, di probabile derivazione etrusca. In tali forme coniche è talora scavata la nicchia con il ritratto del defunto. Dei sarcofagi, uno del tipo ...
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FRANZONI, Enrico Antonio
Luisa Paladino
Nacque a Carrara il 17 genn. 1796 da Michele Francesco e da Lucia Franzoni. Scarse e lacunose sono le notizie biografiche relative a questo "soldato e artista" [...] la tipologia neoclassica della stele onoraria a muro, su basamento, conclusa da timpano triangolare, con bassorilievo allegorico di derivazione attica, di forte impronta canoviana, diffusa a Roma dallo scultore di Possagno e imitata da più d'una ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.