JACOPO da Valenza
Giorgio Tagliaferro
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo sicuramente fra 1485 e 1509 nell'area compresa tra Ceneda-Serravalle (l'odierna Vittorio Veneto), Feltre [...] e dotò l'altare di S. Antonio in cui essa si conserva.
Nella posa del s. Sebastiano si è ravvisata una derivazione dal S. Sebastiano di Antonello da Messina a Dresda, del quale però si perde l'equilibrio formale tra solido plasticismo e morbidezza ...
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CARRARI, Baldassarre ("a Curribus", "de Curibus", delle Carra; dall'erroneo "Curulis" deriva il Caroli del Cavalcaselle)
Ennio Golfieri
Nella storiografia forlivese sono ricordati due artisti di questo [...] affini a quelli dei cotignolesi Zaganelli anche nel modo di fare intinto di formalismi nordici. Unitamente agli stilismi di derivazione ferrarese, è però evidente che il C., come i suoi conterranei, ha conosciuto ben presto, e in modo diretto ...
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MAMELI, Giovanni
Maura Picciau
Poche notizie d'archivio documentano la biografia di questo argentiere attivo a Cagliari e dintorni nella seconda metà del XVI secolo: se ne ignorano infatti la paternità, [...] nicchie rinascimentali a tutto sesto, le statuine di santi e dottori della Chiesa. Il manufatto rivela una netta derivazione da analoghi, e precedenti, esempi del Levante iberico, della cui produzione l'oreficeria sarda sembra essere una filiazione ...
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SAINT-MICHEL-DE-CUXA
M. Durliat
Monastero situato sul versante francese della catena dei Pirenei, ai piedi del massiccio del Canigou (dip. Pyrénées-Orientales).Le vicende della nascita di S. sono strettamente [...] elementi sono collegati tra loro solo attraverso arcate, la cui forma, più slanciata del pieno centro, è probabilmente una derivazione dell'arte mozarabica. Il tutto era coperto a capriate, salvo il transetto, voltato fin dall'origine.All'inizio dell ...
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AGAMENNONE (᾿Αγαμέμνων)
A. de Franciscis
Eroe greco, uno degli Atrìdi. Fu il capo supremo dei Greci all'assedio di Troia.
Considerato talvolta come una divinità connessa con Zeus; a prova di una fase [...] può dedurre che lo stesso soggetto venne trattato anche dal pittore Kolotes di Teo (principio del IV sec. a. C.). Derivazione dal quadro di Timanthes è considerata, con buone probabilità, una nota pittura pompeiana, mentre uguale tema, ma con schema ...
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CESARI, Filippo
Werner Oechslin
Non si conoscono i dati "biografici di quest'architetto documentato da un codice manoscritto di disegni della Biblioteca Corsiniana di Roma, conservato nel Gabinetto [...] 1937, p. 48, tavv. 198-202; Viale, p. 46).
L'iconografia del frontespizio dell'album è ugualmente di chiara derivazione romana. Si riallaccia a quello dell'Opus architectonicum del Borromini, pubblicato nel 1725, che sarà seguito anche dal Vittone ...
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DONNINI (Donini), Antonio
Silvia D'Argenio
Nato a Bologna nella seconda metà del sec. XVII e di formazione bolognese. Non si conoscono né la data di nascita, né quella dell'arrivo nella città di Siena [...] dalla sala del capitano, si abbia l'impressione di una forte dilatazione spaziale, secondo le regole ottiche di derivazione quadraturista. Tutte le mostre prospettiche (nelle quali sono inclusi gli stemmi di vari capitani del Popolo) sono datate ...
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ILARIO da Viterbo, detto Prete Ilario
Simona Moretti
Non si hanno molte notizie su questo pittore nato a Viterbo, la cui attività è documentata tra il 1375 e il 1393.
Il tentativo di considerarlo un [...] ) d'Assisi e nei racconti orali e popolari "di grazie" (Mazzara, p. 194). Per primo Van Marle sottolineò la libera derivazione della scena centrale dalla celebre Annunciazione di Simone Martini e Lippo Memmi eseguita nel 1333 per la cappella di S ...
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SINOPE (Σινωτιη, Sinope)
Red.
C. Saletti
Città e porto sul Mar Nero. La tradizione mitografica riconnette il nome Σινώπη con un'amazzone (per altri invece l'eroe fondatore sarebbe Antolykos), e riconosce [...] dopo, tra i trovamenti, si nota una bella hydrìa di bronzo tardo-arcaica 460 (circa), con ansa figurata, di derivazione peloponnesiaca, e due stele in calcare (conservate nel museo di Kostamonu) databili nel decennio 460-450, nelle quali sono ...
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DE MAGISTRIS, Giovanni Andrea
Rosanna Petrangolini Benedetti Panici
Figlio di Bernardino, nacque in una famiglia di artigiani vasai originaria di Ripatransone (prov. di Ascoli Piceno; Grigioni, 1909); [...] nella cui pittura si sovrappongono spesso motivi lotteschi a volte così slegati dal contesto da far supporre una diretta derivazione da disegni preparatori del Lotto (Zampetti, 1981, p. 345).
Fonti e Bibl.: Caldarola, Collegiata di S. Martino, G ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.