SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] la tradizione, nel 175 era stato sepolto il martire. L'origine romanica è chiaramente attestata dalla facciata (che segue una tipologia derivata dal S. Salvatore e diffusasi tra la fine del sec. 12° e l'inizio del 13°, con due ordini separati da ...
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VANGELI
F. Cecchini
Nell'ambito della tradizione manoscritta dei v., le fasi iniziali della costituzione di un apparato illustrativo a corredo della narrazione degli episodi della vita e dell'insegnamento [...] riguarda la parte neotestamentaria, la conoscenza in ambito catalano di fonti assai prossime a quelle dei grandi cicli di derivazione paleocristiana di manoscritti bizantini e copti (Parigi, BN, gr. 74; copte 13; Neuss, 1922).
Nell'ampio ciclo dei v ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] laterizia cremonese (Romanini, 1964, I, pp. 224-228; Puerari, 1971, pp. 68-72); dopo averne individuato la derivazione dalla tipica torre campanaria della tradizione romanica lombarda - tra l'altro ben testimoniata in versione cremonese nel campanile ...
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CATALOGNA
N. de Dalmases
(catalano Catalunya; Catalania, Cataluign, Catalonia nei docc. medievali)
Regione della Spagna nordorientale, suddivisa nelle prov. di Lérida, Tarragona, Gerona e Barcellona, [...] d'altare di Ribes de Fresser (Vic, Mus. Arqueologic-Artistic Episcopal); rimane invece legata alla corrente artistica di derivazione settentrionale l'abside di Sant Sadurní de Osomort (Osona), mentre i dipinti murali nella navata di Sant Salvador di ...
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Vedi POLICLETO dell'anno: 1965 - 1996
POLICLETO (Πολύκλειτος; Polycletus, Polyclitus)
L. Beschi
Red.
Scultore, prevalentemente bronzista. Le notizie biografiche fondamentali sono talvolta dubbie, data [...] e in parallelo con i contemporanei colossi di Alkamenes. Una testa del British Museum è concordemente valutata come lontana derivazione da essa, per caratteri tecnici (ispirazione ad un originale eburneo), per i rapporti con il Diadumeno e, più ...
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GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] romano del G., come indicano i due principali biografi, Pascoli e Pio.
Le prime opere autonome e di stretta derivazione cortonesca, come il Pasce oves meas di Castel San Pietro sopra Palestrina del 1632, pagatogli dal cardinal Francesco Barberini o ...
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Vedi SELINUNTE dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SELINUNTE (Σελινοῦς, Selênus)
I. Marconi Bovio
La città sulla costa meridionale della Sicilia, fra il capo Granitola e il capo S. Marco, fu fondata nel 628 [...] certa secchezza di modellato e uno squilibrio nelle membra eccessivamente gracili. Nonostante particolari di sapore arcaico e la evidente derivazione dell'Efebo dallo stile di Kritios, sia le metope che il bronzo non sono di molto anteriori alla metà ...
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CUPOLA
E. Galdieri
Tipo di volta a pianta curvilinea (circolare, ellittica, ovoidale) costituita geometricamente dalla superficie generata dalla rotazione di una curva intorno a un asse verticale. La [...] -716), ricostruita in legno da al-Mahdī nel 775.Nulla si conosce delle prime c. islamiche in Persia, certo di diretta derivazione sasanide, almeno sino alla fine del sec. 10°, mentre per l'Asia centrale resta a Bukhara la cupola del mausoleo di Ismā ...
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FURINI, Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Firenze il 10 apr. 1603 da Filippo di Nicola e da Francesca di Lazzaro Rossi (Corti, 1971, p. 14). Suo padre, formatosi con Domenico Cresti, il Passignano, [...] a Todiano in Umbria (Toscano, 1989), in cui la formazione fiorentina si avvale di sottili spunti naturalistici di derivazione caravaggesca. Ancora echi caravaggeschi, commisti a citazioni dall'antico e a ricordi da Cristofano Allori, è dato cogliere ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] Tesoro dei Sifni, a Delfi, A. è raffigurato due volte secondo la consueta tipologia, modificata da alcune note stilistiche di derivazione ionica. Nel fregio E il dio siede, ultimo fra gli dei, distinguendosi per il suo grande scudo e per i capelli ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.