BERLANGA, San Baudelio de
M. Guardia Pons
Eremo presso Casillas de B. (prov. di Soria, Spagna), edificato nella prima metà del sec. 11° in quella che all'epoca era una zona di frontiera, o terra di [...] in forma di una sorta di grande palma, ha dato adito a interpretazioni simboliche che riguardano la supposta derivazione musulmana della singolare struttura. Peraltro le gravi perdite e la conseguente impossibilità di conoscere l'arte dei regni ...
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BONDOL, Jean de
A. Tomei
(o Jehan de Bandol o Jehan de Bruges o Hennequin de Bruges)
Pittore fiammingo attivo nella seconda metà del sec. 14° al servizio di Carlo V, re di Francia dal 1364 al 1380. [...] alla resa in profondità dell'ambiente in cui si svolge la scena, ottenuta sia con l'espediente - di assai probabile derivazione dalla pittura senese - di comporre un pavimento a mattonelle scorciate, le cui linee di fuga convergono verso il centro ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Vecchio (detto Giovan Battista da Faenza)
Ennio Golfieri
Da identificare con Giovan Battista Utili, da un soprannome del padre fu detto anche G. B. Bracceschi e, dall'attività [...] predominio dei maestri ferraresi andava subentrando l'influenza della scuola umbro-toscana. I vecchi critici hanno voluto vedere una derivazione diretta del B. dal Perugino e dal Pinturicchio e, troppo suggestionati dal fatto che la moglie era figlia ...
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LOSANNA
N. Schätti
(lat. Lousonna; franc. Lausanne; Leusonna, Lausonna, Lausanna nei docc. medievali)
Città della Svizzera, capoluogo del cantone di Vaud, situata ai piedi del monte Jorat, sulla sponda [...] 11°-15°), di Ouchy (secc. 12°-13°) e di Saint-Maire (sec. 15°), quest'ultimo con coronamento in mattoni di derivazione piemontese.La cattedrale gotica sostituì un edificio più modesto innalzato intorno all'anno Mille. Le prime fondazioni della nuova ...
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GIORDANO, Onofrio (Onofrio della Cava)
Maria Grazia Ercolino
Non si conosce la data di nascita di questo architetto ingegnere e scultore, probabilmente originario di Cava de' Tirreni, attivo in Dalmazia [...] realizzati in Dalmazia nella prima metà del Quattrocento; l'utilizzo di forme e stilemi derivanti dall'architettura classica avvalora l'ipotesi di una sua derivazione da un prototipo romano (Ragghianti, p. 36). A tal proposito Hersey (p. 33) ha ...
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MARCHESI, Andrea, detto il Formigine
Valerio Da Gai
Figlio di Pietro nacque a Formigine (presso Modena). La data di nascita è convenzionalmente fissata agli anni 1480-90 in base alle prime indicazioni [...] attorno al 1490 e riscontrando nei progetti a lui riferiti l'adozione di elementi fortemente innovativi di derivazione bramantesca e raffaellesca difficilmente acquisibili a quella data tramite un tirocinio limitato a un ambito strettamente emiliano ...
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GUERRINI, Giacomo
Maura Picciau
Figlio di Giuseppe, di professione sellaio, e di Anna Casali, nacque a Cremona il 28 sett. 1721.
La sua biografia presenta pochi dati certi; mentre l'unica fonte diretta, [...] legati alla prefigurazione dell'eucarestia e dell'avvento della Chiesa, i due dipinti stilisticamente presentano una chiara derivazione dal barocco classicista bolognese di G. Reni: una calda intonazione cromatica e un largo impianto spaziale, figure ...
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ANTEMIO da Tralle
A. Iacobini
Architetto bizantino attivo nella prima metà del sec. 6° a Costantinopoli. Figlio del medico Stefano, A. nacque a Tralle in Asia Minore (od. Aydın in Turchia). Di qui - [...] di Procopio (De Aed., I, 4, 9-24) e la struttura del S. Giovanni di Efeso, sua fedele derivazione, attestano un'articolazione architettonica per giustapposizione di unità spaziali autonome, che sembra contrastare con i principi ispiratori della Santa ...
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DELLA ROVERE
Giovanni Romano
Famiglia di pittori e miniatori torinesi, attivi nella prima metà del sec. XVII, che non risulta in rapporto di parentela con i fratelli Giovan Battista e Giovan Mauro Della [...] al pittore fossanese Pietro Paolo Barocio [Baroto?], in cui si vede la Madonna che appare nella parte superiore della tela, derivata da un'incisione del Barocci). Non è da escludere che il mancato completamento del dipinto sia da imputare alla morte ...
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CIRCIGNANI, Antonio, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Fu il figlio primogenito del pittore Nicolò e di Teodora Catalucci e, come il padre, venne soprannominato il Pomarancio. Egli nacque con sicurezza [...] e profeti. Il C.dimostra non soltanto di avere inteso le nuove motivazioni della pittura secentesca di derivazione caravaggesca, ma anche di "saperle persino discretamente reggere alle esigenze della decorazione murale" (Longhi, 1943).
Sono queste ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.