CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi di pittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] decorativa del teatro Comunale Nuovo, edificato da F. Vandelli (1841), condotta secondo un lessico formale di chiara derivazione neoclassica.
I meriti precipui del C. consistono nell'aver educato e raffinato il gusto di generazioni di operatori ...
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PELIA (Πελίας)
E. Paribeni
Mitico re di Iolkos, figlio dell'eroina Tyrò e di Posidone o, secondo altre fonti, di una ipostasi del dio, il fiume Enipeo. P. è noto per esser padre di Alcesti e zio di Giasone: [...] (CA 636) del Louvre e nella ben nota coppa del Vaticano. Mentre della estrema popolarità del soggetto e della sua chiara derivazione teatrale fa fede la trasposizione in chiave di dramma satiresco attestata da un cratere a campana di Ancona in cui un ...
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GIULIO, Ignazio Antonio
Bruno Signorelli
Nacque a Torino da Carlo, medico, e Francesca Maria Ganna (Arch. di Stato di Torino, Riun., Insinuazione di Torino, 1816, libro 8, vol. III, cc. 889 s.) il 17 [...] nel 1775, che faceva seguito a un intervento per la roggia Mora nel Novarese (Relazione); e una successiva, nel 1776, sulla derivazione dal Po per il funzionamento di cinque ruote da mulino da costruirsi a Torino alla Madonna del Pilone (Torino, Arch ...
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FRANGIPANE, Niccolò
Matteo Mancini
Figlio di Matteo, nacque forse a Padova (Brandolese, 1795) probabilmente nel secondo quarto del XVI secolo. Spesso confuso in passato con un omonimo pittore friulano [...] una delle sue opere più significative, la Deposizione per la sacrestia dei Frari; anche questo dipinto è di derivazione tizianesca sebbene il modello sia interpretato, sostiene Venturi (1934), attraverso un linguaggio nordico e chiassone. L'anno ...
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AVOGARO (Dell'Avogaro), Marco
Renata Cipriani
Figlio di Giovanni, fu attivo alla corte estense di Ferrara dall'anno 1449 al 1476. Il 14 nov. 1449 egli ricevette 56 lire, per avere miniato due frontespizi [...] 'A. fra i miniatori della Bibbia per la concezione pierfrancescana di organizzazione prospettica dell'immagine, e ipotizzò (1961) una derivazione da affreschi perduti di Piero. Ma l'A. non intese il gusto del colore del maestro, ché, anzi, risulta ...
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CARNEVALI, Vincenzo
LL. Arcangeli-A. Lugli
Nacque a Reggio Emilia nell'anno 1778 o 1779 da Filippo e da Rosa Clavi; era fratello minore di Cesare. Avviatosi presto all'attività scenografica e pittorica, [...] , e un altro disegno, rappresentante Ingresso a galleria circolare, di proprietà privata a Reggio.
La concezione neoclassica, di diretta derivazione fontanesiana, che è alla base della sua visione scenica si colora, col passare degli anni e con il ...
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MĀRIB (Μαρίαβα, Mariaba, Maryab)
P. Matthiae
Antica capitale dello stato sabeo (Yemen), che compare nelle iscrizioni preislamiche sotto la forma mryb ovvero mrb; sorgeva in località assai elevata (m [...] molte ipotesi di rapporti; la più rilevante è quella formulata da A. Grohmann, il quale ritiene probabile una derivazione del tempio Awwām dai templi ovali presargonici della Mesopotamia (ed in particolare dal santuario di Khafāgiah); tali teorie ...
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GARGIOLLI, Giovanni
Oronzo Brunetti
Poche sono le notizie certe sull'attività iniziale di questo artista nato a Fivizzano (allora possesso fiorentino in Lunigiana), dove la sua famiglia, originaria [...] palla, l'abitazione del giardiniere, un vivaio, alcune fontane. Da una terrazza aveva inizio l'asse, di chiara derivazione italiana, costituito da uno scalone con balaustre, nicchie a forma di conchiglia, vasche dal gusto antichizzante; anche questo ...
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COSTANZA (lat. Constantia; ted. Konstanz)
H. Maurer
Città della Germania meridionale (Baden-Württemberg), sulla sponda occidentale del lago omonimo presso l'efflusso del Reno, quasi al confine con la [...] nella cripta, e la riproduzione del Santo Sepolcro, un piccolo edificio a pianta dodecagonale con elementi formali di derivazione francese risalente al 1260 ca. e collocato nella Mauritius-Rotunde.L'arciparrocchiale di St. Stephan ha conservato la ...
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MACCIÒ, Demostene
Federico Trastulli
Nacque a Pistoia il 4 nov. 1824 dal notaio Michelangiolo e da Assunta Arrigoni. Poco è noto circa i primi anni della sua formazione. Non è certo se sia stato spinto [...] storica, per l'altro si ravvisa una certa leziosità nell'atteggiamento, che fa ravvisare nell'opera "un accademismo di derivazione, privo di spunti originali" (Sisi, 1980, p. 129).
Autore anche di pale a soggetto religioso per la natia Pistoia ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.