Vedi ISIDE dell'anno: 1961 - 1995
ISIDE
S. Donadoni
B. M. Felletti Maj
(῏Ισις, Isis). − Dea egiziana, di molto antica origine, probabilmente basso egiziana (v. ISEUM). Il nome sembra significhi "il [...] ha i capelli a grossi, soffici cordoni, gli occhi socchiusi e la superficie sfumata, caratteri proprî di una corrente di tarda derivazione del prassitelismo; ma non vi può essere connessione, se non molto indiretta, con la statua. Al III sec. a. C. e ...
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BIDUINO
V. Ascani
Scultore operante in Toscana nell'ultimo quarto del 12° secolo. La supposta origine ticinese (Merzario, 1893), o più genericamente lombarda (Schmarsow, 1890; Toesca, 1927), non è confermabile [...] Roberto e i suoi collaboratori (Toesca, 1927; Meli, 1938; Baracchini, Caleca, Filieri, 1978), svincolati dagli stilemi di derivazione bizantina e più liberi frequentatori del repertorio formale classico.Nel nono o nell'ultimo decennio del secolo, nel ...
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Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (v. vol. v, pp. 829-840)
Red.
Dal 1967 al 1969 è stata intrapresa dalla Soprintendenza alle Antichità di Salerno (sotto la direzione di Mario Napoli) [...] di grifi e pantere sopra un'altra lastra tombale che, pur fra scorrettezze di proporzioni, denunzia la derivazione da buoni modelli di cultura ellenistica filtrata attraverso il tramite tarantino, ripetuti qui con notevole e disinvolta forza ...
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CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] di S. Teodoro. Il foglio è ornato da una ricchissima decorazione nella quale si incontrano elementi veneti di derivazione mantegnesca e belliniana e romani di origine raffaellesca ed è pervaso da un vivace senso coloristico molto pronunciato. L ...
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PRATO
V. Ascani
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata allo sbocco della valle del Bisenzio nella piana dell'Osmannoro, espansione settentrionale del medio Valdarno.Un centro abitato nella [...] variazioni comuni in ambito mendicante fiorentino, in primis in S. Maria Novella, con serie di capitelli fogliati di derivazione classica e di morbida esecuzione ma di disegno semplificato e talora ripetitivo. Il duomo e S. Domenico furono completati ...
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CORVEY, Abbazia di
L. Speciale
(Corbeia Nova nei docc. medievali)
Abbazia benedettina situata in prossimità della città di Höxter nel Nordrhein-Westfalen (Germania), sorta all'inizio del sec. 9° sulle [...] architettonico dell'abbaziale di Centula/Saint-Riquier, della cui facciata in particolare C. sembra costituire la derivazione meglio conservata (Conant, 1959).Nelle vicinanze dell'abbazia sorgevano tre chiese parrocchiali, ora perdute (Rave, 1958 ...
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CORBIE, Abbazia di
S. Maddalo
(Corbeia nei docc. medievali)
L'abbazia di C., situata in Piccardia (dip. Somme), non lontano da Amiens, alla confluenza dei fiumi Ancre e Somme, fu fondata nel 658-661 [...] 212-213). L'obiettivo di tale sperimentazione grafica sembra fosse in realtà quello di armonizzare la scrittura di derivazione insulare di Luxeuil, esemplata nei manoscritti che formavano il primitivo nucleo della biblioteca di C., con forme grafiche ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] quali si nota la persistente fortuna in ambito messinese, anche in età barocca, del linguaggio tardomanieristico di derivazione montorsoliana e calamecchiana.
Dell'attività di argentiere di Placido restano pochissime notizie, che oggi è impossibile ...
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MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] consacrati all'arcangelo, con una particolare predilezione per le cime di monti e le spelonche naturali, di indubbia derivazione garganica.La molteplicità degli attributi insiti nel culto dell'arcangelo e la loro diversa configurazione nel tempo e ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] che si intrecciano sulla volta a vela; due palme sostengono l'arco d'ingresso sulle quali sono figure di putti di derivazione borrominiana.
A partire dal 1677 il G. tornò a lavorare in S. Maria in Trivio per occuparsi della ristrutturazione della ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.