Filosofo (Santa Maria Capua Vetere 1809 - Napoli 1884), prof. nell'univ. di Napoli (dal 1861). Il suo sistema estetico, di derivazione hegeliana e herbartiana, si caratterizza non tanto per la struttura [...] filosofica, di scarsa originalità, quanto per la vivacità e la ricchezza letteraria dell'esposizione e dell'esemplificazione, che resero famose anche le sue lezioni universitarie. Opere principali: la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Farneti
Luigi Bonanate
Paolo Farneti può essere considerato uno tra i primi rappresentanti italiani di una scienza politica di derivazione statunitense in un Paese in cui stentava a ottenere riconoscimento [...] nelle università, sebbene praticata fin dall’inizio del 20° sec. da studiosi come Gaetano Mosca, Roberto Michels e Vilfredo Pareto (lo stesso Giovanni Sartori, anch’egli tra i primi fautori dello stesso ...
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Scultore e architetto fiorentino (sec. 13º). Lavorò tra il 1260 e il 1272 nella cattedrale di Pistoia. Eseguì in forme ritardatarie di derivazione pisana il S. Salvatore (1270) e l'abside di S. Maria Nuova [...] (1266) a Pistoia ...
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Fotografo (Svezia 1813 - Londra 1875). Intraprese l'attività di fotografo a partire dal 1855, facendo confluire in essa estetica e temi di derivazione pittorica. Ritratti fotografici, composizioni su temi [...] mitologici e rappresentazioni allegoriche realizzati utilizzando più negativi in una sola stampa ne fanno uno dei massimi esponenti del pittorialismo fotografico ...
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Poeta in dialetto romanesco e studioso di folclore (Roma 1860 - ivi 1911); esordì con una raccolta di Cinquanta sonetti satirici (1880), di derivazione belliana sia nell'impostazione sia nel linguaggio. [...] Da allora copiosissima fu la sua produzione poetica, con accenti sempre più originali, specie nei poemetti in sestine che danno una rappresentazione mossa, arguta, colorita di ampie scene popolari (La ...
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Teologo e filosofo (n. Strasburgo - m. Parigi 1278). Domenicano, fu discepolo di Alberto Magno e maestro a Parigi. Inserendo nell'agostinismo motivi di derivazione neoplatonica (tramite il Liber de causis, [...] Avicenna e l'insegnamento di Alberto), nella sua Summa de bono U. delinea una metafisica della luce in cui la creazione è presentata con la simbologia del perpetuo raggiare da Dio, fonte luminosa dalla ...
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Grammatico greco (forse di Frigia), scolaro di Trifone di Alessandria, insegnò a Roma al tempo di Augusto; scrisse fra l'altro sulla flessione e derivazione dei pronomi e in polemica con le teorie grammaticali [...] di Aristarco ...
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Compositore statunitense (Ann Arbor 1930 - 2014). Fin dagli anni Cinquanta ha realizzato spettacoli nei quali giochi di luci, danza e varie espressioni musicali di derivazione elettronica si contaminavano [...] in soluzioni innovative. Ha inoltre realizzato nuovi approcci all'opera attraverso l'innesto di video e registrazioni, generando così forme di "video opera" molto originali. Tra i lavori principali: That ...
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Letterato (Spinazzola 1827 - Napoli 1892); si formò alla scuola di F. De Sanctis, ma presto passò agli studî storici, formulando una teoria, di chiara derivazione positivista, per la quale il popolo italiano, [...] come tutti i popoli neolatini, avrebbe inevitabilmente conosciuto l'estrema distruzione; queste idee ribadì successivamente nella prefazione agli Studi critici (1877). La sua opera più sicura rimane peraltro ...
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Romanziere e storico (Tortona 1792 - Rovezzano 1866); medico a Voghera e dal 1840 a Genova, deputato dal 1859 alla morte. Alcuni suoi romanzi di derivazione scottiana, con intenti patriottici, ebbero buona [...] accoglienza: migliore di tutti Sibilla Odaleta (1825, pubbl. 1827), al quale seguirono tra il 1829 e il 1839 I prigionieri di Pizzighettone, Folchetto Malaspina, Preziosa di Sanluri, Torriani e Visconti; ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.