PIERGENTILE da Matelica
Matteo Mazzalupi
PIERGENTILE (Pergentile) da Matelica. – Ignote sono le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Matelica (Macerata) e attivo nelle Marche [...] ancora regnava nella corte varanesca.
L’architettura di crociere su pilastri ornati da specchiature marmoree, di derivazione palmezzanesca, è abitata da figure massicce e abbondantemente panneggiate: alla conoscenza delle opere marchigiane di Luca ...
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MALVEZZI, Giacomo
Gabriele Archetti
Di origini bresciane, come egli stesso afferma nel Chronicon Brixianum (col. 823), nacque intorno al 1380, giacché in un documento del 1433 (Provvisioni, 483) dice [...] piccoli e ragazze numerose" (Provvisioni, 483, c. 84r). Da una supplica del 3 giugno 1437, presentata per ottenere una derivazione idrica a uso domestico, si apprende che la sua abitazione era allora in contrada delle Pescherie.
Nel luglio 1440 fu ...
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FUSINIERI, Ambrogio
Paolo Campogalliani
Nacque a Vicenza il 10 febbr. 1775 da Giovan Battista e da Domenica Bonariva. Il padre, avvocato, avviò il figlio, unico maschio, alla professione forense, iscrivendolo [...] della rifrazione della luce (Venezia 1797), il F. contesta la dominante concezione corpuscolare della luce, di derivazione newtoniana, dimostrando una decisa propensione per la concezione ondulatoria sulla base soprattutto di un'acuta analisi del ...
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GUICCIARDINI, Pietro (Piero)
Barbara Modugno
Nacque a Firenze il 21 luglio 1808 dal conte Francesco e da Elisabetta dei marchesi Pucci, antica famiglia dell'oligarchia mercantile. Dal 1818 al 1824 frequentò [...] più che guida teologica, portatore di un protestantesimo che sarebbe stato definito savonaroliano (Gangale, p. 18), affermava la derivazione della sua confessione dai riformatori italiani del secolo XVI, con ciò postulando la necessità di una Chiesa ...
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ARGENTERIO, Giovanni
Felice Mondella
Nacque a Castelnuovo d'Asti nel 1513. Iniziò gli studi di medicina ed arti nello studio di Torino e li completò a Parigi, dove s i addottorò il 22 giugno 1534. Subito [...] (materia laxa aut stricta, mollis aut dura, ecc.). Ciò che risulta più importante è tuttavia la sua convinzione, forse derivata dal Femel' dell'esistenza di un terzo tipo di infernùtà, alle quali aveva già fuggevolmente accennato Galeno, e cioè dei ...
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CRISTOFALI (Cristofoli, Cristofori), Adriano
Francesca D'Arcais
Figlio di Marcantonio e di Margherita Bellanti, nacque a Verona il 25 Marzo 1718.
Il padre era giardiniere presso il marchese G. B. Spolverini, [...] a lesene e semicolonne; nella facciata sul cortile modiglioni che animano i timpani delle finestre, in cui chiarissima è la derivazione dal Sammicheli, movimentano la parete con un gioco di masse abbastanza articolato; in maniera analoga, ma con una ...
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CAPOZIO, Priamo
Claudio Mutini
Nacque intorno alla metà del sec. XV quasi certamente a Marsala. Egli stesso si dichiarava "Lilybita Siculus", cioè nativo di capo Lilibeo.
Le vaste lacune che presenta [...] canonizzate dalla poesia epica classica: interventi degli dei in favore dei contendenti, similitudini naturalistiche di derivazione omerica e virgiliana, vaticini che preconizzano future glorie della dinastia sassone.
Ugualmente improbabile è la ...
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GIBELLI, Giuseppe
Massimo Rossi
Nacque a Santa Cristina, presso Pavia, il 9 febbr. 1831 da Siro e Giuseppina Carnovali. Frequentò la facoltà di medicina dell'Università di Pavia, dove si laureò nel [...] da T. Caruel. Alle grandi flore ottocentesche del Bertoloni e del Caruel, ancora caratterizzate dall'approccio tassonomico di derivazione linneana, si affiancò il Compendio del G., che curò in particolare la sistemazione e l'illustrazione dei generi ...
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ARAOLLA, Girolamo
Claudio Mutini
Nacque a Sassari nel primo ventennio del sec. XVI, da famiglia nobile, che nel 1531 possedeva ancora un castello a Porto Torres. A Sassari l'A. intraprese gli studi [...] , cui egli fu chiamato nel 1595, oltre al fatto che la carriera ecclesiastica e i proventi da essa derivati potevano facilmente ovviare a certi dissesti finanziari che agitavano la famiglia Araolla e permettevano allo scrittore di dedicarsi con ...
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DELLE COLONNE, Oddo
Margherita Beretta Spampinato
Nato a Messina, probabilmente dalla stessa famiglia di Guido (di cui fu maggiore di età), altro e più famoso rimatore della scuola poetica siciliana, [...] ognuna, capfinidas, in cui il primo verso di ciascuna stanza, sul filo di una tecnica preziosa e raffinata di derivazione occitanica, riprende una o più parole presenti nella fine della strofa precedente, in un gioco di corrispondenza verbale che ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.