CAVAZZONI, Francesco
Clara Roli Guidetti
Figlio di Ottavio, nacque a Bologna nel 1559 e fu battezzato il 4 settembre dello stesso anno (Crespi). Sulla base delle sue opere pittoriche, il Malvasia (1678) [...] Il problema del C. critico e pittore, essendo i radi interventi compiuti nell'Ottocento o nel Novecento ancora di stretta derivazione crespiana o limitati ad accenni su singole opere, si accende in questi ultimi anni in seguito ad un intervento di O ...
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BASSI, Luigi
Ada Zapperi
Nato a Pesaro il 4 sett. 1766 da agiata famiglia, si trasferì presto a Senigallia, dove si suppone studiasse con P. Morandi (l'unica prova è data dal fatto che nel 1780 il B. [...] l'affievolirsi della voce, la estrema sapienza tecnica, vocale e la padronanza assoluta dei mezzi espressivi che gli derivavano dalla lunga consuetudine con la scena. Sempre lo stesso critico lo considera ineguagliabile nelle parti di don Giovanni ...
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CORTESE, Ersilia
Eduardo Melfi
Nacque a Roma il 1° nov. 1529 da Iacopo, gentiluomo modenese che aveva fissato all'inizio del secolo il suo domicilio a Roma, facendosi rapidamente ricco con l'esercizio [...] della sorte e al recente tracollo dei propri beni, composta dall'immagine di una casa in fiamme e dal motto, di derivazione senechiana, "Opes non animum".
Le sventure dei Del Monte, e con esse della C., dovevano comunque concludersi con la morte di ...
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BARBIERI, Niccolò, detto il Beltrame
Ada Zapperi
Nato a Vercelli nel 1576, a venti anni fuggì di casa per unirsi a un "mont'in banco sopranominato Monferino", al quale faceva da "spalla". Si imbatté [...] Bartoli lo scenario dal titolo L'incauto ovvero l'inavertito.
E. Re pubblicò inoltre uno scenario di chiara derivazione barbieriana intitolato Truffaldino balordo flagello delle fortune del suo padrone, e lo stesso critico, forse cambiando i termini ...
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MAMBELLI, Marco Antonio, detto Cinonio
Cecilia Robustelli
Nacque a Forlì nel 1582, unico figlio maschio di Nicolò, di famiglia benestante del vicino paese di Fiordinano di Meldola, e della nobile Barbara [...] colloca nella scia della tradizione grammaticale risalente a P. Bembo e Buonmattei. La terminologia è tradizionale, di derivazione latina, con qualche rara escursione sugli autori volgari (Bembo, L. Castelvetro). La scelta degli esempi, tutti tratti ...
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PATELLA, Vincenzo
Alessandro Porro
– Nacque a Padova il 22 gennaio 1856, da Daniele, ingegnere civile, e Adelaide Belcavello.
Rimasto ben presto orfano del padre, compì gli studi a Padova e si laureò [...] volumi: Morfologia degli essudati – Citodiagnosi (Widal e Raveaut), Siena 1903; I leucociti non granulosi del sangue. Loro derivazione e significato, Torino 1906; La genesi endoteliale dei mononucleati del sangue, Siena 1907 (il volume comparve anche ...
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BECHERINI, Giuseppe
Leila Galleni Luisi
Nato a Prato il 29 ag. 1758 da Antonio e da Anna Paoli, apprese la musica dal padre, che era organista della primaziale, e da Giovanni Francesco Becattelli (figlio [...] , con una prefazione e un'appendice, è veramente notevole; con essa infatti il B. "stabilì il principio e la derivazione delle Dissonanze dall'unione delle sette corde della scala in più terze successive" (Gaspari); Divo Iosepho, Deiparae Sponso, Se ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] a un ampio successo - e una lunetta con figure rese attraverso un bassorilievo tenuissimo e prospetticamente sapiente, di derivazione donatelliana.
Forse già in quegli anni il L. si iscrisse alla fraglia padovana dei lapicidi, cui certamente nel ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] all'opera del Verrocchio. Non manca in questo periodo anche un interesse al colore vivace, quasi smaltato, di derivazione ghirlandaiesca forse, ma perfezionato dallo studio diretto di esempi fiamminghi: pur la minutezza dei primi paesaggi di sfondo ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] come il Demaria, il Colamonico, il Milone, il Monti. Qui anzi la sua immutata coerenza teorica, e cioè la derivazione neoclassica e lo strenuo liberalismo in politica economica acquistano il sapore di una significativa testimonianza (cfr. Appunti di ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.