BRUNO, Gaetano
Tommaso D'Alessio
Nacque a Napoli il 23 marzo 1844 da Francesco e Giovanna Mossi. Fu uno dei primi laureati della scuola di applicazione per gli ingegneri di Napoli (che, nel 1863, aveva [...] Napoli 1872; Relazione intorno ad un programma per la fognatura della città di Sansevero, ibid. 1881; Acquedotto delle Puglie: derivazione delle sorgenti del Calore, ibid. 1889; Delle foci cloacali in mare, Roma 1892; Delle opere atte a stabilire la ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] suggerimento diretto del vescovo di Padova Bortignon, lo nominò vescovo di Vittorio Veneto.
Secondo una prassi tradizionale di derivazione postridentina, a Vittorio Veneto (come poi anche a Venezia) Luciani indisse quasi subito, il 17 giugno 1959, la ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] differenze specifiche tali da far presumere una doppia origine di quelle faune. La fauna europea attuale sarebbe derivata da una fauna straniera immigrata soprattutto dall'Asia attraverso tre strade principali, come suggerisce il confronto di specie ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] Fiori astratti (1946), Paesaggio astratto (1947) e Luminosità (1947; ibid.) i tasselli di colore sembrano intersecare linee-forza di derivazione futurista.
Sebbene tra il 1949 e il 1950 l’esperienza di Forma 1 si avviasse al termine, soprattutto a ...
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GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] portagli da Filippo e Sofonisba davanti a Massinissa, di un gusto tra rococò e classicistico, in parte di derivazione amigoniana, identificate da Pavanello (Da Padovanino a Tiepolo…) con i dipinti segnalati da Moschini (1808) in palazzo Mussato ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] ed interpretato dalla letteratura) alla dimensione che gli appare più alta, quella tragica (da cui il comico e l'epico deriverebbero per contiguità). Negli stessi anni di questa querelle il D. continuò la propria riflessione sui temi più generali e ...
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BALTAZARINI (Baldassarino, Baltagerini, Baltasarrini), Baldassarre, detto di Belgioioso (Balthasard, Balthazar, Balthasarin, de Beaujoyeulx, Beau Joyeux)
Sisto Sallucci
È dubbio se sia nato in Lombardia, [...] di Lasso ne aveva scritta la musica, Jean Dorat il testo (primo esempio in Francia di balletto dialogato di derivazione italiana).
Caterina de' Medici, dopo avere sfarzosamente ricevuto i Polacchi alle Tuileries, fece rappresentare in un grande ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] aveva trovato nel mondo del Caffè quelle idee e quel modo di sentire che aveva cercato invano nella cultura di derivazione arcadica. Si poneva come erede del classicismo arcadico e su quella tradizione innestava un accoglimento pieno delle tematiche ...
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GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] anche a Leonardo, appare in controparte, ma più ammorbidito nel segno, nella Lavanda dei piedi del 1500, la cui derivazione dal Cenacolo appare pacifica, e ne rappresenta anzi una prima risposta in chiave quattrocentesca e bramantinesca. Come pure da ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] nel 1900.
L'utopia, "dramma satirico", è nella tradizione del realismo borghese, ma in esso viene chiaramente affermata la derivazione ibseniana. "L'autore dell'Utopia - scrisse D. Oliva nella sua prefazione all'edizione milanese del 1894 - non nega ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.