Religioso che vive isolato in luoghi deserti. Sebbene il fenomeno non sia peculiare al cristianesimo, nell’uso più comune il nome designa soprattutto i ‘solitari’ o ‘padri del deserto’, vissuti in Egitto [...] nel 3° sec. e più ancora nel 4° (Paolo di Tebe, Antonio, Ammonio ecc. nella Tebaide e nelle valli di Nitria e dello Scete). L’anacoretismo fu diffuso in Siria e Palestina (deserto sinaitico) da Ilarione ...
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Chi, specialmente per motivi religiosi, si apparta dal mondo, non solo spiritualmente ma materialmente, vivendo solitario in luoghi remoti o addirittura deserti (➔ anacoreta).
Nome dato per il loro modo [...] di vita ai Crostacei Paguridi (➔ paguro) ...
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Precursore di Gesù, predica la conversione e l'amore del prossimo perché è vicino il regno dei cieli e impartisce ai discepoli il battesimo (onde il soprannome) di conversione in remissione dei peccati [...] 25; 39-41; 57-80). E come precursore appunto di lui, dopo il voto di nazireato e la vita, probabilmente nomade, "nei deserti", G., vestito d'un rozzo tessuto di pelo di cammello e d'una fascia (perizoma) di pelle intorno ai fianchi, incomincia in età ...
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Monachesimo
Antonio Menniti Ippolito
Alla ricerca di una vita religiosa perfetta
La parola monaco viene dal greco mònos, che significa «solo». Il monaco è colui che si isola dal mondo per compiere un [...] hanno almeno all’inizio identificato questo percorso con l’eremitismo. I monaci si ritiravano in luoghi inaccessibili, come deserti o alture: questa è la fase dell’anacoretismo (da una parola greca che significa «ritirato», «appartato»). Poi ...
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BONONIO, santo
Giovanni Tabacco
Nacque intorno alla metà del sec. X a Bologna, dove fu monaco sin da fanciullo, vivendo per alcuni anni nel cenobio di S. Stefano. Recatosi pellegrino in Oriente, si [...] presso la corte imperiale. Mentre il vescovo Pietro e i compagni si avviavano infine per mare verso Occidente, B. tornava nei deserti del Sinai. La fama della sua ascesi e della sua santità si diffuse per la Palestina.
Durante il suo soggiorno nel ...
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BONOLA, Rocco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Novara il 19 ag. 1736, entrò, come novizio, nella Compagnia di Gesù, nella città natale, il 10 ott. 1751. Presi gli ordini, insegnò filosofia, sempre a Novara, [...] B. sopra diverse tesi già sostenute nella università di Pavia,con annotazioni di Severino Deserti, s. l. 1796, scritte dal B. nel 1793 ed edite da F. Guasco (S. Deserti): dopo lo scoppio della Rivoluzione in Francia e l'appoggio dato dai giansenisti ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] si estende il Deserto Orientale (talora denominato Deserto Arabico, in quanto prosecuzione, a O del Mar Rosso, dei deserti dell’Arabia), esso pure formato da una serie di tavolati, profondamente incisi dall’erosione torrentizia degli uidian (➔ uadi ...
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(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] dal vento, che ha man mano sgretolato le rocce superficiali, che poi si sono ossidate e idratate. La polvere dei deserti viene sollevata, di tanto in tanto, da venti impetuosi che la trasportano nelle regioni polari dove essa si deposita formando ...
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Astronomia
V. solare
In astrofisica, il flusso supersonico di plasma (essenzialmente idrogeno ionizzato) prodotto dall’espansione della corona solare nello spazio interplanetario. Nel suo moto radiale [...] quelli più grossi che non riescono a sollevare. Questa azione di denudazione prodotta dal v. prende il nome di deflazione (➔); nei deserti come il Sahara essa dà luogo sia a regioni, molto estese e più o meno elevate, dove affiora solo un pavimento ...
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des-
deṡ-. – Forma eufonica del pref. de-, usata talora, davanti a vocale, sul modello di termini inglesi e francesi con des- (tratto dal lat. de-ex), nella terminologia chimica per indicare sottrazione, sostituzione, procedimento inverso...
desiare
deṡïare (o diṡïare) v. tr. [der. di desio] (io desìo, ecc.), poet. – Desiderare: Con quella man che tanto desïai, M’asciuga li occhi (Petrarca). ◆ Part. pass. deṡïato (o disïato), anche come agg.: Quando leggemmo il disïato riso Esser...