Denominazione dei cumuli o cordoni di sabbie che si formano prevalentemente lungo le coste ( d. costiere o litoranee) e nelle zone desertiche ( d. desertiche), per azione di trasporto e successivo deposito [...] a poco vengono fissate o consolidate; il consolidamento è attuato anche dall’uomo, sia sulle d. litoranee sia su quelle desertiche, utilizzando la capacità di rapida propagazione, la resistenza ai venti, alla salsedine e alla siccità di alcune piante ...
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Uno dei gruppi etnici, di lingua araba, in cui si dividono i Mauri o nomadi del Sahara occidentale. Occupano principalmente le steppe desertiche a nord del basso corso del Senegal, comprese nella Repubblica [...] di Mauritania ...
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Geologia
Fenomeno di spaccatura delle rocce con scoppi violenti. Si presenta nelle regioni soggette a notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte (desertiche e tropicali con clima secco) e si [...] manifesta nelle rocce granulate o cristalline con elementi di vario colore. La causa risale alla radiazione solare che agisce in modo non omogeneo sui diversi elementi costituenti, riscaldando in maggior ...
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Geografo ungherese (Veszprém 1870 - Budapest 1950). Si è occupato specialmente del Balaton (trasparenza, colore, temperatura delle acque), dell'Alföld, del movimento delle sabbie in regioni desertiche, [...] di fenomeni carsici e ha messo in luce l'importanza delle colture irrigue nello sviluppo delle civiltà ...
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Botanica
Sfaldatura superficiale del tegumento di un organo.
Geologia
Particolare tipo di disgregazione delle rocce compatte, dovuto all’azione dei raggi solari (insolazione) specialmente nelle zone desertiche [...] e prive di vegetazione. Consiste in un distacco superficiale di frammenti a forma di scaglie per la differenza di dilatazione tra le parti esterne della roccia, direttamente colpite dai raggi del sole, ...
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Complesso delle terre emerse che per le loro condizioni di suolo, di clima e di posizione sono inabitabili dall’uomo (buona parte delle regioni artiche, delle zone desertiche, delle fasce più elevate delle [...] montagne) ...
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SAHEL
Olga Donati
S. è l'adattamento italiano dall'arabo al-Sāḥil, denominazione frequentemente usata in Africa a indicare le aree di contatto fra le zone desertiche e le steppe. In particolare con [...] 1987; AA.VV., Sahel '89, colloque état-Sahel, in Cahiers Géographiques de Rouen, 32 (1988); P. Rognon, Bibliographie d'un désert, ibid., 35 (1991); G.S. Freeman-Grenville, The new atlas of African history, Londra 1991; P. Faggi, La desertificazione ...
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simùn Vento sahariano che soffia in Algeria e, per il fatto che proviene dal deserto, presenta alta temperatura ed estrema secchezza. Similmente allo scirocco, è causato da alte pressioni desertiche e [...] basse pressioni esistenti sul Mediterraneo. Se supera il mare diventa umido ...
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Vulcano delle Ande argentine, nella parte settentrionale della provincia di Catamarca, formato da due cime, la più alta delle quali raggiunge i 6100 m. Il monte emerge da vaste distese desertiche (Salar [...] di Arizaro e di Antofalla). Nei dintorni giacimenti minerari (sodio, magnesio, sali di alluminio) ...
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uadi Letto, oggi asciutto, di antichi corsi d’acqua (pl. uidian). In reti spesso assai complicate, con origini e direzioni diverse, gli u. solcano il Sahara e anche altre regioni desertiche. Sono solchi [...] molto ampi, in genere poco profondi, percorsi dalle acque soltanto in seguito ai brevi, ma violenti temporali che si verificano in tali regioni. Vengono spesso riempiti da materiali minuti trasportati ...
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desertico
deṡèrtico agg. [der. di deserto2] (pl. m. -ci). – Che ha carattere, natura, costituzione geologica di deserto, o che è proprio del deserto: zona, pianura d.; clima desertico. In geografia fisica, suolo d., determinato dalla degradazione...
deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...