PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] Giordano, come il W. Fara e il W. al-Kelt, che ne conta tre assai ricche; invece più a sud, il cosiddetto deserto di Giudea, per quanto profondamente inciso da uidian, è privo di sorgenti, salvo poche presso la riva del Mar Morto; la maggior parte ...
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MARIO, Gaio (C. Marius)
Mario Attilio Levi
Capitano e uomo politico romano. D'origine volsca, nato ad Arpino da famiglia di contadini, non ebbe vera e propria educazione culturale, ma si formò soprattutto [...] , città forte ed assai importante per le sue possibilità di difesa. M., che aveva affrontato la traversata di terre desertiche portando grandi provviste d'acqua per il corpo di spedizione, riuscì (107) a impadronirsi quasi di sorpresa della città ...
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Oceania
Pasquale Coppola
I quadri politici di questo continente continuano, agli inizi del 21° sec., a mostrare forti contrasti fra sistemi democratici e ruoli internazionali consolidati, come quelli [...] i valori di densità coprono uno spettro assai ampio, tra gli appena 3 ab./km2 dell'Australia dalle vaste superfici desertiche ai 600 stipati sui modesti spazi dell'isola di Nauru.
La natalità, seguendo il comportamento di molte economie avanzate ...
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TENDA (lat. tentorium, gr. σκηνή)
Emilio MAGALDI
Alberto BALDINI
Renato BIASUTTI
Antichità. - La tenda antica era fatta di teli o di pelli tese. Ebbe larga diffusione in Oriente, dove per le condizioni [...] a gruppi umani nomadi, spostantisi periodicamente in regioni scarsamente fornite di mantello vegetale (steppe erbacee e desertiche, tundre). La tenda, infatti, può, una volta raggiunti certi modelli particolarmente adatti e comodi, esser stata ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] dal III sec. a. C. all'inizio del II sec. d. C. fu dominata politicamente dai Nabatei.
I Nabatei, popolo di origine semitica, emigrando dal deserto dell'Arabia, invasero i regni di Edom e di Moab già nel VI sec. a. C. (secondo il Murray) e nel IV sec ...
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REVOLTELLA, Pasquale
Francesco Surdich
REVOLTELLA, Pasquale. – Nacque a Venezia il 16 giugno 1795 in una modesta famiglia, da Giovanni Battista, macellaio, e da Domenica.
Rimasto presto orfano di padre [...] Corfù, arrivò ad Alessandria all’inizio di novembre e raggiunse in treno il porto di Suez per visitare poi le zone desertiche allo scopo di studiare le condizioni del terreno prima di raggiungere Il Cairo, da dove quattro giorni dopo ripartì per una ...
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L'archeologia dell'Iran e della Asia Centrale. Premessa
Pierfrancesco Callieri
Ciro Lo Muzio
Premessa
La sezione che segue è dedicata alla vasta area compresa tra la Mesopotamia, l’Anatolia e il Caucaso [...] con l’altopiano iranico, un territorio di grande estensione e scarsamente popolato, costituito in larga parte da un altopiano desertico (alt. media 1800 m s.l.m.) limitato da catene montuose. A nord i Monti Elburz rappresentano una barriera ...
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SERPENTI (lat. scient. Ophidia; fr. serpents; sp. serpientes; ted. Schlangen; ingl. snakes)
Giuseppe SCORTECCI
Leonardo MANFREDI
Agostino PALMERINI
I Serpenti (Ofidî) costituiscono un sottordine [...] possono avere tinta uniforme o presentare ornamentazioni diverse.
La colorazione da scialba, come, ad es., nelle forme desertiche, può divenire vivace e vivacissima; giallastra, marrone, verdastra, verde brillante, rosa, rossa, azzurra. I colori più ...
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OCEANOGRAFIA
Antonio Brambati
Norberto Della Croce
(XXV, p. 157; App. II, II, p. 438; III, II, p. 294; IV, II, p. 638)
Utilizzazione e sfruttamento delle risorse economiche delle acque e dei fondali [...] di impianti di dissalazione che hanno consentito lo sviluppo di una fiorente agricoltura in zone tipicamente desertiche; tali impianti sfruttano l'energia solare.
Uno sfruttamento intensamente sviluppato riguarda l'utilizzo delle risorse biologiche ...
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In geologia il concetto di d. i. venne introdotto da A. Hofmann (1936) riferendosi allo stato di disordine proprio dei pendii a precaria stabilità, perché colpiti dall'azione combinata di movimenti franosi [...] gelo-disgelo, l'alternarsi di imbibizioni ed essiccamenti nelle rocce porose, elevate escursioni termiche giornaliere (aree desertiche continentali, alta montagna). L'uomo può favorire questi processi (uso eccessivo di concimi chimici in agricoltura ...
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desertico
deṡèrtico agg. [der. di deserto2] (pl. m. -ci). – Che ha carattere, natura, costituzione geologica di deserto, o che è proprio del deserto: zona, pianura d.; clima desertico. In geografia fisica, suolo d., determinato dalla degradazione...
deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...