Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Africa
Andrea Manzo
Federico De Romanis
Samou Camara
Le vie e i contatti commerciali nell'africa subsahariana. le origini
di Andrea Manzo
I contatti [...] dove erano caricati su carovane per la traversata del deserto. Le stesse città ricevevano sale, datteri, grano, Saleh, datato agli inizi del II millennio d.C. A Maden Ijafen, nel deserto di Hodh, da un monticolo del diametro di 6-7 m e dell' ...
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Forma di esistenza sociale che implica spostamenti periodici per la sopravvivenza e la riproduzione del gruppo. Tipico delle società che vivono della raccolta di vegetali selvatici o della cattura di selvaggina [...] i Rom asiatici ed europei.
Il n. è praticato oggi dagli ultimi cacciatori-raccoglitori delle foreste pluviali e delle aree desertiche, e soprattutto dalle comunità di pastori nordafricani e asiatici. Benché in regresso in alcune aree (per es. nella ...
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Perissodattilo della famiglia degli Equidi (Equus asinus). Ha molte analogie col cavallo; rispetto a questo i caratteri differenziali sono: assenza delle castagne nello stinco posteriore, orecchie lunghe [...] con toni bassi. Il mantello presenta poche variazioni di colore: nero, grigio, baio ecc.
Diffuse in località steppose e desertiche ci sono varie specie o sottospecie di a. selvatici; resistenti nella corsa, vivono in branchi di 5-20 individui. In ...
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Botanica
La posizione reciproca (detta anche preflorazione) dei fillomi, e particolarmente degli antofilli, di un medesimo verticillo fiorale, prima dell’apertura del fiore. Corrisponde alla fogliazione [...] , l’ossidazione di composti organici ecc.
Zoologia
Fenomeno che si verifica durante la stagione calda, specialmente nelle regioni desertiche, in vari animali che rallentano la loro attività ed entrano in uno stato di vita latente. Come l’ibernazione ...
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Mantegna, Andrea
Caterina Volpi
L’artista rinascimentale innamorato degli antichi eroi
Il pittore Andrea Mantegna fu uno dei massimi rappresentanti dell’arte italiana del Quattrocento. Amico di scrittori [...] basso, il Cristo al centro che parla con una schiera angelica, i soldati sul fondo e l’immancabile paesaggio desertico e roccioso.
Il pittore di corte
Nel 1457 Ludovico Gonzaga marchese di Mantova invita ufficialmente Mantegna a trasferirsi presso ...
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È una piccola pianta annua della famiglia delle Crucifere divisa fin dal colletto della radice in numerosi rami rasenti a terra, con poche foglie piccole, grigiastre, oblunghe, e piccoli fiori sessili, [...] sul dorso di una breve appendice trasversale, e portanti internamente due semi per loggia. Cresce abbondantissima fra le sabbie desertiche presso il Mar Morto, nelle steppe dell'Arabia, in Siria, in Egitto, nel Sinai. Sono piante xerofile, celebri ...
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Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] massiccio dell’Aurès (2328 m); alcuni punti più depressi costituiscono vie d’accesso alla regione sahariana, come la ‘porta del deserto’ tra Batna e Biskra. Più a S, nella vastissima distesa sahariana, lo zoccolo archeozoico, formato da rocce per lo ...
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Economia
Riduzione del livello dei prezzi, che generalmente si accompagna a contrazione o stagnazione della produzione e del reddito (➔ inflazione).
In statistica economica, si chiama deflatore (o deflatore [...] dal vento su piccoli frammenti rocciosi, materiali terrosi e sabbiosi incoerenti. Si manifesta essenzialmente nelle regioni aride, desertiche, steppiche oppure in quelle parti delle regioni non aride nelle quali sono presenti in grande abbondanza ...
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(VIII, p. 281; App. II, I, p. 477)
È la più popolosa città dell'Africa e di tutto il mondo islamico, capoluogo del governatorato omonimo (214 km2): nel 1986 la sola città raggiungeva i 6.053.000 ab., mentre [...] Caire, un projet ambitieux, une cooperation exemplaire, ibid., 75 (1985), pp. 9-42; J. E. Cornu, Les chantiers du désert. La mise en oeuvre du schéma directeur d'aménagement du Grand Caire est engagée, in Aménagement-métropoles-coopération, ibid., 81 ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] , e quello copto, dalla cui corruzione è derivata la forma odierna. Si trovano numerosi resti di civiltà litiche, in zone oggi desertiche, ma che furono fertili quando la Birqet Qarun (il lago che è al centro della zona) era più ampia di quanto non ...
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desertico
deṡèrtico agg. [der. di deserto2] (pl. m. -ci). – Che ha carattere, natura, costituzione geologica di deserto, o che è proprio del deserto: zona, pianura d.; clima desertico. In geografia fisica, suolo d., determinato dalla degradazione...
deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto ove Arno è più deserto (Foscolo). Per...