Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] terribile visione di Wuhan (capitale industriale del Paese), imprigionata fra nuvole di polvere e di smog, che ricorda Il desertorosso (1964) di Michelangelo Antonioni (1912-2007). Macchine che non si fermano mai, bambini che vivono e mangiano fra ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] due differenti avventure di reinvenzione del colore, che restano in ogni modo esperienze di grande rilievo. In Desertorosso (1964) il colore è alterato, ridefinito in rapporto alla visione soggettiva della protagonista nevrotica. Il cromatismo è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinema è stato forse il luogo principale dell’elaborazione simbolica dello statuto [...] psicanalitiche, influenza il cinema. Pensiamo ai film di Michelangelo Antonioni, come L’avventura (1959), L’eclisse (1961) o Desertorosso (1964), in cui l’infelicità e la nevrosi dei personaggi, come intuì Pasolini in un famoso saggio sul concetto ...
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Da Roma, Eraldo
Stefano Masi
Nome d'arte di Eraldo Judiconi, montatore nato a Roma il 1° marzo 1900 e ivi morto il 27 marzo 1981. Insieme a Mario Serandrei fu il più grande montatore italiano del secondo [...] signora senza camelie (1953) a Le amiche (1955), da Il grido (1957) a L'avventura (1960), da La notte (1961) a Desertorosso (1964); fu poi sostituito da Kim Arcalli. Per Pietrangeli firmò negli stessi anni il montaggio di quasi tutti i film, da Il ...
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Poletto, Piero
Stefano Masi
Scenografo cinematografico, nato a Sacile (Pordenone) il 20 giugno 1925 e morto a Roma il 17 giugno 1978. Fornì un contributo importante al cinema di Michelangelo Antonioni [...] : reporter (1975), rielaborando ambientazioni reali attraverso un'attenta ricerca delle locations in chiave espressiva, e come Desertorosso (1964) che resta il suo lavoro più significativo, nel quale coinvolse gli elementi scenografici in una ...
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Magrini, Gitt
Sabina Tommasi Ferroni
Nome d'arte di Rosa Chiari Solari, costumista cinematografica nata a Zoagli il 3 ottobre 1914 e morta a Roma il 10 luglio 1977. Lavorò in particolare con i registi [...] ), nel quale interpretava un piccolo ruolo, fu da lui scelta per curare i costumi dei film L'eclisse (1962) e Desertorosso (1964), ambientati entrambi negli anni Sessanta, i cui abiti, indossati da Monica Vitti, rispecchiano nella loro eleganza, la ...
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Generalità e condizioni climatiche. - I deserti sono quelle aree di terre emerse nelle quali a una grande scarsità di precipitazioni è congiunta un'attiva evaporazione, ciò che porta conseguenze morfologiche, [...] estende senza soluzione di continuità dall'Atlantico fino al Mar Rosso dove l'Africa raggiunge quasi la sua maggiore larghezza; tra un'oasi e l'altra, in modo che il deserto può dirsi comunque più percorso che veramente abitato. Estesissime zone ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] , in più casi occupate da oasi. Dalla Valle del Nilo al Mar Rosso si estende il Deserto Orientale (talora denominato Deserto Arabico, in quanto prosecuzione, a O del Mar Rosso, dei deserti dell’Arabia), esso pure formato da una serie di tavolati ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] a N, dalle rive dell’Oceano Atlantico a O e fino a quelle del Mar Rosso verso E si stende, interrotto soltanto dalla valle del Nilo, il Sahara, il deserto per antonomasia, vasto ben 9.000.000 km2, quasi un terzo della superficie complessiva africana ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] stretti di Tiran (accesso di I. al Mar Rosso). Il secondo conflitto arabo-israeliano si concluse con attraverso 3 generazioni nel romanzo Roman Rusi (1986; trad. it. E il deserto fiorirà, 1990) di M. Shalev, che ha scritto inoltre Esaw (1991; ...
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rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...
nubiano
agg. e s. m. (f. -a). – Della Nùbia, regione storica dell’Africa nord-orient., tra il Mar Rosso e il Deserto Libico, attraversata longitudinalmente dal fiume Nilo e divisa tra l’Egitto e il Sudan; abitante, nativo, originario della...