Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] variazione delle forme delle unità. È per un controsenso che a volte si attribuisce a ‛forme' il senso di desinenze casuali o verbali.
Prima di trattare delle variazioni della forma dei significanti dei monemi, giova presentare i monemi stessi; ciò ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] dal suo significato, in quanto può riferirsi ad un individuo maschio, e dalla sua forma, dato che -e può anche essere desinenza di maschili, come, ad es., in piede). Ciascun nome è quindi assegnato ad una delle due categorie di genere, il ➔ maschile ...
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botanica Forma perfetta (o stato p. o stadio p.) In certi funghi, la fase del ciclo di sviluppo che si riproduce per mezzo di spore aploidi, sessuali, originatesi, per es., nell’asco dei Funghi Ascomiceti; [...] lingue germaniche), assumendo valore di passato (lat. vidi «ho visto, vidi»). Nelle lingue indoeuropee il p. è per lo più caratterizzato dal raddoppiamento, dal vocalismo -o- della radice, e da desinenze particolari per le tre persone del singolare. ...
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PRONOME (fr. pronom; sp. pronombre; ted. Pronomen, Fürwort; ingl. pronoun)
Giacomo Devoto
Categoria del nome destinata a indicare rapporti elementari di qualità, spazio, quantità e che quindi non ha [...] , nel secondo con l'esclusione di chi parla. Nelle lingue dove l'uso del pronome personale è necessario perché le desinenze del verbo non sono abbastanza chiare, si formano così forme accessorie, con particolare intensità; in francese moi di fronte a ...
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Formazione verbale propria una volta di tutte le lingue indoeuropee, conservata in modo vitale soltanto in greco, già in decadenza nelle lingue indoiraniche. Il nome di "indefinito" datogli dai grammatici [...] più alta antichità. Uno, assai vicino alla radice pura e semplice, non si distingue da un tema di presente con le desinenze secondarie, cioè da un imperfetto: ἔϕη "disse" dalla radice bhā; l'altro è invece caratterizzato da s: ἔδειξε "mostrò" dalla ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] delle diverse forme del presente del verbo avere. Negli antichi volgari settentrionali la prima persona ajo dà luogo alle desinenze -ai (ant. lombardo farai «farò») ed -è (ant. padovano anderè «andrò»). A partire dal Settecento si diffondono però le ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] II, III e IV convergono tutte nell’uscita /-i/: timē > temi; legĕ > leggi; sentī > senti;
(c) la desinenza della II persona plur. della III coniugazione viene sostituita da quella della II coniugazione -ēte: legĭte > *legēte > leggete ...
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BEMBO, Benedetto
Franco Mazzini
Figlio di Giovanni, capostipite di una famiglia cremonese di pittori, nacque intorno al 1420-25, forse a Brescia, fratello minore di Bonifacio. Non abbiamo notizie biografiche [...] Pellegrini e sono anteriori al 1463, anno in cui sono cantati dal poeta Gerardo Rustici. Ancor più delle aspre 'desinenze plastiche del polittico' peraltro mescolate a modi tardogotici, l'invenzione e la partitura delle figurazioni della sala d'oro ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] non aspirate all’interno di parola (sanscr. madhyas «mediano», lat. medius); c) nella morfologia, la formazione di nuove desinenze nella flessione nominale, e nella flessione verbale la formazione dell’imperfetto con l’infisso -ba-, la fusione in un ...
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Fiume dell’Africa occidentale, il cui bacino ricade nel Burkina Faso e nel Ghana. È lungo 1600 km, ed è formato da due rami, il V. Nero e il V. Bianco. Il primo, più importante, ha origine da modesti rilievi [...] , l’ordine dei vocaboli permette di riconoscere le due categorie, in quanto il nome soggetto precede il verbo. Le desinenze sono vocaliche o nasali. Sono frequenti le labiovelari (gb, kp), e alla prima persona plurale molte lingue possiedono un ...
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desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...