Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] tronco; l’ape è simbolo di laboriosità, dolcezza, potenza d’amore; l’aquila è simbolo di maestà e vittoria, forza e ) congiungenti punti corrispondenti concorrano tutte in un punto O, detto centro di omotetia. Due f. simili diventano omotetiche se una ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] Rolle (1652-1719). Rolle considerava la successione (da lui detta "cascade") delle derivate di un polinomio f, determinate in sa se queste codificano numeri, formule o poesie d'amore). Una presentazione della storia degli aspetti pratici della ...
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Statistica e demografia
Antonio Golini
Alcuni addebiti sul piano storico sono stati mossi alla statistica e ai suoi orientamenti a cavallo dell’unificazione. Questi orientamenti ricalcavano la concezione [...] per singolo comune, per il fatto che, come è stato detto, all’epoca dell’unificazione la situazione catastale era molto diversa, il frutto di una scelta responsabile, molto spesso di un atto d’amore. E così le nascite che nel lungo periodo, dal 1869 ...
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PACIOLI, Luca
Francesco Paolo Di Teodoro
PACIOLI, Luca. – Nacque a Sansepolcro (allora Borgo Sansepolcro), presso Arezzo, attorno al 1446-48, da Bartolomeo, piccolo allevatore e coltivatore, e da Maddalena [...] di architettura, perché, citando Petrarca (Trionfi, Trionfo d’amore, IV, 88), la ritiene «materia da coturno , Geometria, proportio(n)e et p(ro)portionalità […] un’op(er)a detta de viribus q(uan)titatis, zoè de le forze que(m)dam miraculose de ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] avendo tra i suoi maestri Marco Antonio de' Passeri detto da Genova. Nel 1559 lesse matematica nello stesso Studio di et secrete *; aveva fabbricato un'inunagine di stagno per filtri d'amore, "in giorno di Venere, hora di Venere ascendente, Fortuna ...
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Informatica teorica
Giorgio Ausiello
Con l'espressione informatica teorica ci si riferisce a un complesso di discipline scientifiche aventi per oggetto lo studio formale degli strumenti, dei metodi [...] RAM (direttamente ispirata al modello strutturale dei normali calcolatori, detto modello di von Neumann, dal nome di uno degli scienziati Springer, 1999.
Ausiello 2003: Ausiello, Giorgio - d'Amore, Fabrizio - Gambosi, Giorgio, Linguaggi, modelli, ...
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Numeri, calcoli, misure
Anna Parisi
L'invenzione dei numeri
Fin da tempi antichissimi gli esseri umani sapevano contare. L'uso dei numeri rendeva possibile la risoluzione di molti problemi legati alla [...] quesito:
I=3
M=5
T=I+M
stampa T
Abbiamo detto al calcolatore: metti il numero 3 nella posizione di memoria I e uno in più di Andrew: non è che tra loro nascerà una storia d'amore?
A molti capita di non essere soddisfatti della propria altezza: chi si ...
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CHINI, Mineo
Nicoletta Janiro
Nacque a Massa l'8 maggio 1866 da Biagio e da Vittoria Baldi. Studiò e si laureò in matematica a Pisa; in seguito si dedicò all'insegnamento medio; nel 1910 ebbe la nomina [...] Dopo undici anni (Pisa 1883), in cui si narra la storia d'amore di un giovane matematico palermitano e una sua cugina di Massa.
Continuò pubblicare le lezioni di cui sopra si è detto. Contemporaneamente ebbe la cattedra di analisi matematica al ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] ’.
Il 3° sec. a.C. è il ‘secolo d’oro’ della m. ellenica, che ha il suo centro si può ben dire una sintesi dell’amore greco per il rigore scientifico e dello al 1200 un mercante italiano, Leonardo Fibonacci (detto L. Pisano), visitò l’Oriente arabo ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...