DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] . Al pari del Molza compone versi d'amore per Camilla Gonzaga, platonicamente vagheggiata anche dal 'uno è il costume e l'altro è la ragione; ma, come io t'ho detto poco di sopra, ella non può di scostumato far costumato, senza l'usanza la quale è ...
Leggi Tutto
CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] neoplatonica del Canzoniere, che vi delinei un itinerario d'amore, alla conquista del sublime (degli oggetti e dei umane". Questo ultimo punto è comune alla poesia, che, si è detto, vi deve applicare un procedimento di astrazione. Poi il C. passa a ...
Leggi Tutto
BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] egli poneva, da un lato, in rilievo soprattutto l'esigenza d'amore e di carità, che escludeva quindi ogni accento polemico verso i pubblicato in Le prediche volgari di S. Bernardino da Siena dette nella Piazza del Compo l'anno MCCCXXVII [sic] ora ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] più filtrante e decantante in versi pene e gioie d'amore il G., che, nello sguardo retrospettivo dei Commentarii, anni padovani, al punto da commissionare, nel 1566, a Iacopo Dal Ponte detto Bassano il suo ritratto; e in mano del G. - glielo ricorda ...
Leggi Tutto
FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] alla lettura e recita di preghiere.
Ma l'oratorio propriamente detto restò quello del pomeriggio, a un'ora che variava secondo . Ma F. si definiva anche un "infermo d'amore". Tale infermità era innanzitutto fisica. Aveva violentissime palpitazioni ...
Leggi Tutto
BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] and Life, London 1912, II, p. 350) ove è detto che "le Lettere... rivelano un punto di vista così terreno da IV[1908], pp. 687-694); ed è del 1909 un lavoro su I vocaboli d'amore nel Nuovo Testamento (ibid., V[1909], pp. 257-264). Verso la fine dell ...
Leggi Tutto
GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] l'opera di riforma della Compagnia della Croce di Pisa, detta anche di S. Salvatore.
Negli anni trascorsi a Firenze che le genti si visitassero insieme l'una l'altra per congiunzione d'amore e d'amistà" (Oxford, Bodleian Library, Canon. Ital. 132, c. ...
Leggi Tutto
CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] mancava ogni passione dottrinale o teorica: egli utilizzava ciò che era detto e ben detto e che ormai occorreva fare o rifare.
A Roma, a partire si dicono le meraviglie e le "follie" d'una questua d'amore, le vite di C. precisano tecniche pastorali, ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] severo: Il lamento pietoso del disgratiato Clonico pastore contro d'amore et di Delia crudele da lui sommamente amata o Barona che si evolve continuamente, il C., che, come si è detto, aveva sottoposto i suoi principi in questo campo al Sannazaro ed ...
Leggi Tutto
COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] del solito Francesco da Venezia; ma, come abbiamo detto, occorre andar cauti nell'identificazione. Lo troviamo nel titolo tradotto in volgare: La Hypnerotomachia di Polifilo, cioè pugna d'amore in sogno, dov'egli mostra che tutte le cose humane ...
Leggi Tutto
detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...