Debenedetti, Santorre
Giuseppe E. Sansone
Filologo (Acqui 1878-Giaveno 1948), professore ordinario di filologia romanza prima all'università di Pavia e, dal 1928 in poi, in quella di Torino. Il Debenedetti [...] , Dante degli Abati probabile autore del " Fiore ", e a L.F. Benedetto, Di alcuni rapporti tra il " Dettod'Amore " ed il " Fiore ", in " Studi d. " VIII (1924) 140-150. Per un profilo critico-biografico, C. Segre, in I critici, Milano 1969, 2646 ...
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m. 1240 ca.), che la compose intorno al 1235, e ha carattere cortese e cavalleresco, narrando le varie prove dell’Amante per giungere a conquistare la Rosa, simbolo della donna; la seconda, di 17.722 versi, [...] coesione nella fedele rappresentazione della società e della cultura francese del 13° secolo. Della grandissima fortuna subito ottenuta dal poema sono testimonianza, tra l’altro, le due riduzioni italiane attribuite a Dante, Il fiore e Dettod’amore. ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Mario Casella
Filologo, glottologo e dantista, nato a Genova il 21 novembre 1862, morto a Firenze il 31 gennaio 1923. Fu uno dei più insigni maestri che abbia avuto la scuola [...] (Il Tristano Riccardiano, Bologna 1895; Il Fiore e il Dettod'Amore, Firenze 1921; il Convivio, in collaborazione con F. geniali, Napoli 1923), si conquistò il godimento estetico dell'opera d'arte (Poesia e storia nella Divina Commedia, Napoli 1920; ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] ).
Il Tesoretto è un poema didattico-allegorico, in distici di settenari (forma di derivazione francese, ripresa, dopo il L., nel Dettod'amore attribuito a Dante e forse destinato proprio al L.); il testo vulgato si interrompe a v. 2944. L'opera si ...
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Il Dante di Croce e Gentile
Enrico Ghidetti
Alle origini del dantismo neoidealistico
Il rapporto fra il trentenne Croce e Gentile ancora studente, di nove anni più giovane, inizia con uno scambio epistolare [...] della Società dantesca italiana», editore, con l’aiuto di Flaminio Pellegrini, del Convivio e poi del Fiore e del Dettod’amore per l’edizione 1921 delle Opere, fu anche, con Barbi, il più eminente innovatore della filologia dantesca praticata nell ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] (" Société pour l'étude des Langues romanes, Publications spéciales "). Ediz. fotostatica del codice: " Il Fiore " e il " Dettod'Amore " attribuiti a Dante Alighieri, testo del secolo XIII, con introd. di G. Mazzoni, Firenze 1923. Ediz. critica: Il ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] dei primi fiorentini, in " Giorn. stor. " CXLVII (1970) 1-42.
Sulle singole opere di D.: G. Contini, Stilemi siciliani nel ‛ Dettod'amore ', in Atti del Convegno di Studi su D. e la Magna Curia, Palermo 1967, 83-88. Si vedano inoltre le edizioni ...
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donna
Carlo Delcorno
Vocabolo frequentissimo nell'opera dantesca, soprattutto nella Vita Nuova (208 volte). Ricorre 87 volte nelle Rime, 29 nelle Rime dubbie (contando la prosa di Rime dubbie III, che [...] Commedia (If 10, Pg 37, Pd 47), 4 volte nel De vulgari Eloquentia, 26 nel Fiore, una sola volta nel Dettod'amore.
In D., come nell'italiano del Trecento oltre all'area semantica del latino domina, la parola tende ad assorbire quella contigua di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] nella «pulzelletta» mandata a Brunetto del Fiore stesso (l'ultimo, assai attraente, suggerimento, dovuto al Garni, gli sostituisce il Dettod'Amore). Né il Castets manca di accostare la rosa mistica del Paradiso alla carnale del Fiore.
A tali indizi ...
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oïl
Pier Vincenzo Mengaldo
L'avverbio affermativo francese antico (in francese moderno oui: 〈 hoc ille [fecit] >), assente nell'italiano di D., compare varie volte nel De vulg. Eloquentia. Una prima [...] a quelli che riguardano la consistenza stessa del canone dantesco: poiché ammettendo che a D. si debba attribuire il Fiore (v.) e relativo Dettod'Amore, si acquisisce di colpo un dato, quale la frequentazione giovanile, diretta e interessata del ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...