canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] che si vuol cantare. Si direbbe che le parole dette in senso favorevole si affrettino alla fine, mentre le 30; e tutti li animali che son gai, v. 33; e 'l mio più d'amor porta, v. 36); nella quarta stanza e segna il passaggio dai piedi alla sirma e ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] per cui l'esistente accoglie quei generali che si sono detti ‛destinati'. Ancora in una voce per il Baldwin dictionary Peirce consiste in una visione dell'essere donde sono esclusi gli oggetti d'amore o di valutazione. Esso non ha che fare con gli ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] vita dell’uomo, quando egli ha presente in sé, per consuetudine d’amore, Iddio»; tale pietà nella sua «descrizione, non definizione – riguarda di Benedetto XVI ut privatus magister, avrebbe detto Sinibaldo Fieschi116.
Curiosamente, però, il libro ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] ). Quando i medici dichiarano che il male dell'ospite è d'amore, la ricerca della sua causa è avviata così, seccamente, nella e questi gli fece bella camera e diegli bella sala ne la detta sua casa e fece grande nozze, e 'n grande alegrezza stettoro ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] periodo Michelangelo realizzò per Jacopo anche un Dio d’amore, che alcuni studiosi pensano si possa riconoscere di Raffaello, attraverso la mediazione di Sebastiano Luciani (dal 1531 detto del Piombo).
L’amicizia e la collaborazione con il pittore ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] e viceversa.
La riflessione su letteratura e società, si è detto, nasce e si sviluppa insieme al mondo moderno, il che nucleo di 'intrecci' fondamentali: l'avventura, la storia d'amore, il mistero, esseri e situazioni al limite della realtà ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] Olini, presentandolo come indefesso pastore, infiammato d'amore verso i poveri e zelante nel prestare 514-515 e 526-530 (pp. 483-545). In realtà quanto detto mostra che da alcuni decenni le autorità civili, in collaborazione soprattutto con ...
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Costantino dopo i Lumière
L’imperatore cristiano nel cinema e nella televisione
Federico Ruozzi
Fin dalle origini del cinema, gli sceneggiatori hanno attinto dai racconti biblici soggetti che sono diventati [...] lo stile grandioso, ci sono le scene d’azione, il tutto ben condito da trame e sottotrame «d’amore, di coraggio e tradimenti»16. Il du siegen), in Gran Bretagna, in Spagna, in Svezia (I detta tecken skall du segra) e in Olanda (In dit teken zult ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] del Giasone di G. A. Cicognini e P. F. Caletti detto il Cavalli (il libretto, dedicato a Mattias, è datato 15 maggio l'Argia nel 1657 e nel '61, l'Alessandro nel '64, le Disgrazie d'amore nel '67 e l'Orontea nel '77 - e napoletane: la Dori nel ...
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Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] , nelle creature separate da materia, cioè negli angeli, e in Dio. Questa nobilissima parte è quella in cui amore parla. D. lo ascolta, ma le cose dette intorno alla sua donna sono tali che in gran parte egli non è in grado di comprenderle; e anche ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...