Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] 'amore aveva luogo, come in un processo segreto, la trasmutazione dei valori, il prodigio della metamorfosi dell'uomo, non già in verme, secondo Kafka, che si ricordò di Cristo e d'Isaia;[18] ma, senza tante perifrasi, in angelo. Dante lo aveva detto ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] è immerso il set cinematografico di Raba ljubvi (1975; Schiava d'amore) di Nikita S. Michalkov. Qui il set è una più amati dell'intera storia del cinema. Del secondo è stato detto: "nella Recita Anghelopulos è andato vicinissimo a cogliere il centro, ...
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scrittura (escrittura)
Antonio Lanci
Vincent Truijen
Vincent Truijen
Guy Dominique Sixdenier
Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio.
Il senso proprio [...] XXIX 90), scrittura santa (XXXII 68); in Pd XXV 88 sono detti Le nove e le scritture antiche il Vecchio e il Nuovo Testamento scritturale, cfr. L. Valli, Il linguaggio secreto di D. e dei ‛ fedeli d'amore ', Roma 1928; T.L. Rizzo, Valore dell' ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] rari momenti, o solo per un istante, quando il desiderio d’amore vince la solitudine, riescono ad accedere alla condizione di esseri dell’animo umano. Un cinema di poesia, come avrebbe detto Pasolini, in cui vengono raccontate storie, ma soltanto come ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] (Al nome de Dio è bon commençare) e quello del dio d'Amore (Alltissimo re pare de glloria) ecc. (11). Non manca dunque primo delo nostro Pon-
35 tifichado. Amen.
Come già detto poc'anzi, quest'uso abbondante del volgare nelle scritture esposte ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] gli altri, dèi e mortali.
Se eccezionalmente adopera la folgore, nelle sue conquiste d'amore Z. ha con sé di regola il lungo scettro. E a volte, come è stato detto sopra, si ha l'impressione che i due schemi della Gigantomachia e dell'inseguimento ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] , i proverbi, le massime, tutto ciò che continua a essere detto e a ottenere il consenso generale. Appena liberata dalla memoria antica, : proverbi, racconti, genealogie, cosmogonie, epopee, canti d'amore o di guerra. Sono tanti registri diversi - tra ...
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essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di [...] 88-89 perché raccomandati / vi sian li detti miei; XXXIX 9 Destinata mi fu questa finita; CIV 37 Poi che fatta si fu palese e conta; CVI 9 formata fu dal suo decreto antico; L 22 penso... che vul / per man d'Amor là entro pinta sete; CIV 17 Queste ...
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I proprietari fondiari in terra ferma
Marco Pozza
Il problema storiografico
Nel 1516, su commissione dei camerlenghi di comun, alla cui sede l'opera era originariamente destinata, Vittore Carpaccio [...] economica dell'entroterra.
I primi a muoversi - si è detto - erano stati i componenti delle famiglie ducali o di anche Riccardo Predelli, Documenti relativi alla guerra del fatto del Castello d'Amore, "Archivio Veneto", 30, 1885, pp. 421-429 (pp ...
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in
Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado fedele d'Amore (e bono in alto grado, XXII 2); Cv II IV 8 veder si può in molto maggiore numero esser le creature sopra dette; V 5, 7 e 15 sono questi Troni... in numero non grande.
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...