GREUTER, Johann Friedrich
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio di Matthäus, nacque a Strasburgo intorno al 1590-93, come si ricava dall'età indicata negli Stati delle anime della parrocchia romana [...] marzo 1662 e nel libro dei morti di S. Marcello è detto di settantadue anni (Roma, Archivio storico del Vicariato: si vedano 1939), pp. 160, 162; W. Vitzthum, Poussin illustrateur des Documenti d'amore, in Art de France, II (1962), p. 262; A. ...
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CUOIO
R. Nenno
Strato della pelle di alcuni animali, opportunamente trattato e sottoposto al procedimento chimico della conciatura, che lo rende inalterabile. Sebbene qualsiasi tipo di pelle possa essere [...] manufatti artistici, mentre quello a contatto della carne, detto c. spaccato, si utilizzava a tale scopo solo in particolare apostoli e santi. Sugli scrigni per doni d'amore, sulle cassette, sulle custodie per una committenza aristocratica dominano ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] il Natale del 1495 e riavvicinatosi ai Medici del ramo detto ‘Popolano’ ch’erano rimasti dopo la cacciata di Piero, Michelangelo scolpì un Cupido dormiente in marmo, descritto dal Condivi come «un Dio d’amore, d’età di sei anni in sette, a iacere in ...
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(gr. ʽΙππόλυτος, lat. Hippolãtus) Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope (o Ippolita); di straordinaria bellezza e di castità singolare, onde la sua predilezione per Artemide e la sua avversione per Afrodite. [...] Seneca a Racine a D'Annunzio. Prima di questa, Euripide aveva scritto un altro Ippolito, detto velato (καλυπτόμενος), compare reduce dalla caccia, nell'atto di ricevere la lettera d'amore che Fedra (secondo una tarda versione della leggenda) gli ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] terra della torre nord-est del Castello di Porta Giovia, impropriamente detta Sala delle Asse, tra il 1498 e il 1499 (cat. iscoprir se libertà t’è cara ch’ el volto mio è carcere d’amore» (Londra, Victoria and Albert Museum, Codice Forster III, f. 10v ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] uno buono e suficente maestro e rimasi d’achordo fra noi aloghiamo el detto ghonfalone a maestro Pietro di Benedetto dal entrambi i carri. Il trionfo che qui si celebra è un trionfo d’amore al di là della tomba.
Una Vittoria incorona il duca. In ...
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Vedi POMPEI dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
POMPEI (Pompeii, Πομπηία, Πομπηίοι)
A. Maiuri
Sommario: Generalità. A) Topografia generale. - B) Cenno storico: 1. Gli avvenimenti storici. 2. Il terremoto. [...] tempo vivacemente sostenuta, di una rinascita di Pompei. Le provvidenze che a detta di Svetonio (Vita Titi, viii, 31) e di Dione Cassio (66 essi nei loro più avventurosi casi d'amore: Ercole ebbro e vittima d'amore nel grandioso dipinto della Casa di ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] periodo Michelangelo realizzò per Jacopo anche un Dio d’amore, che alcuni studiosi pensano si possa riconoscere di Raffaello, attraverso la mediazione di Sebastiano Luciani (dal 1531 detto del Piombo).
L’amicizia e la collaborazione con il pittore ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] parenti. Quando, alla fine del 1555, morì Francesco Amadori detto l'Urbino, che era stato per lunghi anni suo servitore platonismo vi è del tutto assente e vi dominano invece motivi d'amore contrastato e un gioco di antitesi sia tra la bellezza e la ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] gli altri, dèi e mortali.
Se eccezionalmente adopera la folgore, nelle sue conquiste d'amore Z. ha con sé di regola il lungo scettro. E a volte, come è stato detto sopra, si ha l'impressione che i due schemi della Gigantomachia e dell'inseguimento ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...