Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] comunione con la vita morale che la circonda: «la filosofia venne detto il frutto più maturo di quel grande albero, che è l’ essendo il suo scopo individuato nella creazione di un vincolo d’amore fra tutti gli uomini. L’utilità e la grandezza della ...
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Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] e quelle delle escatologie monoteistiche, dall'altra, va detto che temi cosmologici simili si presentano in entrambi durante un lutto e quando si preparano pozioni magiche e d'amore è proibito mangiare selvaggina. La malattia viene fatta risalire all ...
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BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] termini se è dato all’uomo conoscere la verità propriamente detta su Dio e le cose divine. […] Questo scetticismo per poi soffermarsi sull’azione caritativa della Chiesa come «comunità d’amore». La seconda, pubblicata il 30 novembre 2007, si apre ...
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BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] egli poneva, da un lato, in rilievo soprattutto l'esigenza d'amore e di carità, che escludeva quindi ogni accento polemico verso i pubblicato in Le prediche volgari di S. Bernardino da Siena dette nella Piazza del Compo l'anno MCCCXXVII [sic] ora ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] più filtrante e decantante in versi pene e gioie d'amore il G., che, nello sguardo retrospettivo dei Commentarii, anni padovani, al punto da commissionare, nel 1566, a Iacopo Dal Ponte detto Bassano il suo ritratto; e in mano del G. - glielo ricorda ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] specie del tutto particolare di b. è rappresentata, infine, dai b. d'amore che appaiono, in rima, nel sec. 13° (Riccardo di Fournival) (Bibl. Royale, 10066-67).Poiché, come si è detto, il primo tentativo conosciuto di arricchire il ciclo del ...
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Stile
Giuseppe Patota
Scritti politici minori
Per avere un’idea dello stile che caratterizza la prosa politica di M. è necessario (e per alcuni aspetti sufficiente) analizzare alcuni dei suoi scritti [...] , M. dice e soprattutto fa il contrario di quel che avrebbe detto e di quel che aveva e avrebbe fatto Bembo, convinto com’è una donna»). Conclude il monologo una descrizione della sintomatologia d’amore, risalente sì agli antichi (cfr. F. Bausi, ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] , "volle ad ogni modo condur con esso lui a Venezia detto soprano"; more veneto, il C.assunse per riconoscenza il nome , p. 321), il Ciro (1654) e, nel 1655, Le Vicende d'Amore, overo Eritrea (con aggiunte musicali di Egidio Biffi). L'Orione del C., ...
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Tossicodipendenza
Vittorino Andreoli
Sommario: 1. La dipendenza come disturbo. 2. Dalla relazione alla dipendenza. 3. Il bisogno di metamorfosi. 4. L'oggetto transizionale. 5. Le sostanze tossiche. [...] segni di un vero e proprio disturbo, cioè di una malattia. Non è detto che l'uso iniziale di eroina sia l'espressione di una patologia del una volta che il legame si sia costituito: una relazione d'amore - nel momento in cui si interrompe - può dare ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] nel 1771 vennero rappresentate alla villa "de' Tre Visi" L'isola d'amore di A. Sacchini, Le finte gemelle di N. Piccinni e l' 1805 a Vienna (e in tale circostanza il grande austriaco gli avrebbe detto: "Io sono vecchio ma sono vostro figlio" [cfr. A. ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...