COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] ibid., II, 20: Corso Donati; I, 18: Dino di Giovanni, detto Pecora; ecc.), e senza nemmeno quel tanto di attenzione particolare che, per una delle chiose ai Documenti d'amore, pone il C. accanto a Jacopo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Cino, Dante e ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] risorgimentale.
Il problema di come il cristianesimo da "primizia d'amore" fosse divenuto religione dogmatica (e i dogmi il C ebbe l'incarico di costituire il 17 agosto.
Il C. dettò fra il 1850e il 1851la storia dei suoi Settanta giorni di ministero ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] La vicenda era in Sismondi: il condottiero Francesco Bussone detto il Carmagnola, assoldato dai Veneziani, batte per loro il troppo lontano. La storia è quella di un matrimonio d’amore, che un signorotto proibisce minacciando un curato pusillanime, e ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] Lorenzo dei suoi commentari a Platone - dopo la morte di Cosimo dette a leggere a Piero le versioni di altri otto dialoghi, pur a lui avversa; e che, addirittura, parodiava la dottrina d'amore ficiniana, "in una data non lontana dal 1469", anno di ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] il Canal Grande, all'angolo di Rio S. Giovanni, casa che fu presto detta "dell'Aretino", come il rio e la via che la fiancheggiava da un del dialogo sulle questioni d'amore. A quei codici d'un amore spiritualizzaio ed intellettualístico, vanente ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] 'Europa, su cui ben poco era stato scritto o detto, e fu quindi una dimostrazione, oltreché di coraggio, 67, 121, 128, 139, 249 ss., 332, 339, 352; A. Kuliscioff, Lettere d'amore aA. C., 1880-1909, a cura di P. Albonetti, Milano 1976; L. Lipparini, ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] a una impossibile avventura erotica.
è questo vizio d'amore, accennato per la prima volta nel sonetto "S il bue, / ella il lupo, l'agnel, la lepre, il cane, / e dette a tutti le qualità sue…ella ha trovato il buio e le candele, / e finalmente ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] di Limburg. Sotto il nome di C. sono tramandate due poesie d'amore nel tipico stile della poesia cortese che (se non sono di spesso contrastanti. La situazione giuridica era - come si è detto - incerta, e finalmente la condanna a morte fu una ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] era morta il 15 settembre; al che F., dopo essersi detto immerso "in la maggior agonia et dolore del mondo", si onesto ozio" di F. e, di fatto, ospitante la vicenda d'amore con la Boschetti, ove la geometria dell'architettura incornicia il fantasioso ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] (92) vedendo l'amata donare ad un altro il sorriso e i segni d'amore che furono suoi (93), maledice la crudeltà (94) e più ancora la fu stampata a Venezia nel 1516 da Niccolò d'Aristotele detto Zopino sotto il titolo Apulegio volgare tradotto per el ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...