BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] specie del tutto particolare di b. è rappresentata, infine, dai b. d'amore che appaiono, in rima, nel sec. 13° (Riccardo di Fournival) (Bibl. Royale, 10066-67).Poiché, come si è detto, il primo tentativo conosciuto di arricchire il ciclo del ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] giacché nel Paradiso degli Alberti (ambientato nel 1389) il G. è detto ancora imberbe ("non ancora frondute le guance": II, 71): il a stampa in C. Mazzotta, Il polimetro tardo-trecentesco "Il giuoco d'amore" di G. G. da Prato, in Studi e problemi di ...
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Marco Bozzer
Barcellona
«Barcelona! Abre tus puertas al mundo» (Freddie Mercury)
Barcellona e l’Italia
di Marco Bozzer
3 gennaio
Un’inchiesta pubblicata dal quotidiano El Periodico rivela che la comunità [...] delle storie filmate da Giovanni Veronesi in Manuale d’amore 2, ambientata proprio a Barcellona. Infine, nel (1339). Nel tesoro si conservano preziosi cimeli come il Messale miniato, detto di s. Eulalia, del 15° secolo; croci processionali ecc. Dopo ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] Gerolamo Casio, un componimento poetico del G. in onore di Serafino Ciminelli, detto l'Aquilano: il sonetto deve essere stato scritto dopo il 10 ag. da treccioline annodate a formare nodi d'amore conservato nei depositi della National Gallery di ...
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GELLÉE, Claude, detto Claude Lorrain (Lorenese)
Monica Grasso
, Claude Nacque a Chamagne nel Ducato di Lorena, da Jean e Anne Padose, terzogenito di sette figli di cui sei maschi e una femmina. L'anno [...] ebbe più tardi una replica del Paesaggio con figure danzanti, detto Il mulino, con un diverso pendant, la Veduta di Delfi Museo di Capodimonte) del 1669 e Psiche presso il palazzo d'Amore del 1664 circa. Quest'ultimo, conservato alla National Gallery ...
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DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] determinante anche nelle prime realizzazioni ad affresco. del De Ferrari. A detta delle fonti infatti, i modi paterni, che l'artista "poi il tema del Trionfo d'Amore mentre, nel soffitto del cosiddetto salotto d'Imene, il D. affrescò al centro il ...
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FRANCESCHINI, Marcantonio
Maria Grazia Branchetti
Nacque a Bologna il 5 apr. 1648 da Giacomo e Giulia Maffei, entrambi bolognesi; fu fratello del musicista Petronio.
Lo Zanotti (1739, p. 219) descrive [...] .
Il F. iniziò gli studi artistici presso G.M. Galli, detto il Bibiena, alla morte del quale (1665) visse un'esperienza da cartoni del Cignani raffiguranti favole mitologiche allusive alla Potenza d'Amore. L'impresa parmense, condotta insieme con il ...
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CAMASSEI, Andrea
Sandra Vasco
Nato a Bevagna (Perugia) da Lorenzo, modesto conciatore di canapa, e da Angelina Angeli, fu battezzato il 1º dic. 1602 (Presenzini, p. 220). Sulla base di una notizia dell'Alberti [...] dipingere sotto la guida del conterraneo Ascensidonio Spacca, detto il Fantino di Bevagna, mediocre esponente del tardo Quando nel 1640 F. Ubaldini curò l'edizione dei Documenti d'Amore di Francesco da Barberino dedicata a Maffeo e a Nicolò Barberini ...
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CASORATI, Felice
Giuseppe Marchiori
Figlio di Francesco, ufficiale dell'esercito, e di Carolina Borgarels, nacque a Novara il 4 dic. 1883. Dotato di un'acuta e vasta intelligenza e di multiformi interessi [...] delle arti" era stata incoraggiata, come si è detto, dall'ambiente intellettuale torinese (si vedano i mosaici , dove aveva conosciuto Arturo Martini; e la martiniana Fanciulla piena d'amore gl'ispirò la Testa di Ada, esposta poi alla mostra della ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] al repertorio romano. L'a. detto di Rodchis, per es., rinvenuto a Trezzo d'Adda e conservato a Milano ( è chiuso da mani congiunte ('mani in fede') o da un nodo d'amore o anche da entrambe le soluzioni contrapposte.
Nel sec. 14° il castone ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...