ALESSANDRI, Caio Baldassarre Olimpo da Sassoferrato (Olimpo da Sassoferrato)
Rino Avesani
Nacque a Sassoferrato probabilmente nel 1486 e appartenne all'Ordine dei minori conventuali, in cui entrò ancora [...] erroneamente scrive. Nel frontespizio dei Sermoni è detto "baccelliere acutissimo" e un suo contemporaneo afferma che fu lettore di Aristotele. Egli stesso ci fa sapere che studiò nove anni e compose versi d'amore, l'Ardelia, per ricreare la mente ...
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DURANTI, Durante
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Brescia il 6 ott. 1718 dal conte Paolo e da Barbara dei conti Caprioli. La famiglia, originaria di Palazzolo sull'Oglio ed assai doviziosa, non vantava [...] , parte terza de L'uso.
Risulta chiaro da quanto si è detto sull'ideazione dell'opera che l'imitazione pariniana è indubbia, ammessa e trasformarlo in una specie di bruto, cosicché nelle cose d'amore è un trasmettitore di sifilide, nel gioco un baro ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] devota, situazioni rapportabili alla trattatistica d'amore persino orecchiata attraverso l'impudica riproposta più tardi, sempre a Firenze, apparve la Dichiarazione di motti, proverbi, detti e parole della nostra lingua fatta da G. M. Cecchi a un ...
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CORSINI, Amerigo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze da Bartolomeo di Bertoldo e da Giovanna di Arrigo Falconieri il 12 ag. 1442 (non nel 1452, come generalmente si è detto seguendo una errata indicazione [...] grado di produrre opere originali, e forse anche per seguire una tendenza diffusa nella società in cui viveva, scrisse versi d'amore (andati perduti) per una "candida Lisa" che pare fosse una donna nota nel suo ambiente (a lei accenna Ugolino Verino ...
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GROTO (Grotto), Luigi (detto Il Cieco d'Adria)
Valentina Gallo
Nacque ad Adria il 7 sett. 1541 da Federico, discendente da una famiglia della piccola nobiltà terriera che si era dedicata a lungo all'avvocatura, [...] il perduto Innamoramento d'Amore, dedicato a Lucrezia Guarnieri, liberamente ispirato all'Asino d'oro di Apuleio, intensa, gli accademici Olimpici, nella persona di Giambattista Maganza (detto Magagnò), lo vollero in un primo tempo per la parte ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] Ascalona. Fu infatti al servizio prima di Giovanni (I), detto il "vecchio signore di Beirut", al quale fu legato da per sua testimonianza nell'epilogo del trattato, anche di poesie d'amore e religiose di cui non è pervenuta traccia.
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DEL GARBO, Dino (Aldobrandino, Dinus de Florentia)
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze intorno al 1280 da Bono (o Bruno), della nobile famiglia del Garbo, che aveva dato il nome ad una strada del quartiere [...] Plinio Tomacelli, Francesco de' Vieri detto il Verino e molti altri, considera l'amore da un punto di vista patologico in Speculum, XXVI (1951), p. 675; G. Favati, La canzone d'amore del Cavalcanti, in Letterature moderne, III (1952), pp. 424, 432, ...
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DELLA VALLE, Niccolò
Mauro De Nichilo
Figlio di Lelio, giurista e umanista, e di Brigida de' Rustici, nacque a Roma il 6 dic. 1444 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 del vol. 131 del fondo [...] n. 4802). L'impresa sarebbe stata troncata dalla morte, come è detto con rimpianto nella epistola del Gaza e nel tetrastico che chiude la stampa la bella e crudele fanciulla che fece impazzire d'amore il giovane D., il quale sfogò il suo dolore in una ...
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DAL POZZO, Francesco, detto il Puteolano
Rosario Contarino
Nacque nella prima metà del sec. XV a Contignaco, nel territorio di Parma, da Melchiorre, che aveva ottenuto la cittadinanza di questa città [...] e delle opere di Antonio Urceo detto Codro, Bologna 1878, p. 75; A. Corradi, Notizie sui professori di latinità dello Studio di Bologna, Bologna 1887, pp. 417 s., 472, 483; V. Cian, Un nuovo trionfo d'amore di Gianfrancesco Puteolano, Pisa 1904; L ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] uccellino messaggero d'amore ("Vanne, uccellino a quella mia nimica"), e nel motivo della donna trait d'union tra . L'Aquila 1923;A. Caprioli Pirani, Varia fortuna di S. C. detto l'Aquilano, Roma 1928(con ricca bibliografia); B. Croce, S. Aquilano, ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...