BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] dal suo primo lavoro, Mina o Virtù ed Amore (Torino 1848), la filiazione dei B. dagli , come si è già detto, la sua produzione di , in La Critica, VI (196), pp. 169-178 (rist. in Letter. d. nuova Italia, Bari 1921, I, pp. 139 ss.); M. Mattalia, V. ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] fondò a Bologna un teatro accademico detto dei "Ravvivati". In seguito alle disillusioni del suo amore per la Orsi, l'A casa novianì. Lettere di G. Casanova e di altri a lui, s.l. e d., pp. 115-117; col Gozzi: C. Gozzi, Memorie inutili, a cura di G ...
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BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] la musa del B.: l'amore sessuale. Una sorta di persecuzione, d'opprimente mania erotica, aveva tormentato e manierate critiche di costume.
Opere: Le poesie del B., come s'è detto, uscirono per la prima volta in un volumetto dal titolo Le poesie di ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] spicco presso i suoi critici, e più amore in lui, gli scritti che non è detto siano i suoi migliori. Erano, e 76; vi manca però il rinvio all'articolo "crociano" nella Rassegna d'Italia citato nel testo. Fra gli inediti sono compresi la completa ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Nicola De Blasi
Nacque da Annibale II e da Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d'Este, non a Bologna o a Ferrara nel 1506, come per lungo tempo si è ripetuto, ma a Mantova nel [...] veste a un suo poemetto, il Sogno amoroso, dato alle stampe in quell'anno maggio 1561 il B. dettò a Venezia nella canonica Venezia 1734, p. 135; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, I, Bologna 1739, p. 108; II, 1, Milano 1741, ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] Giovanni di Conversino da Ravenna, detto il Grammatico, che destò in lui l'amore per ií latino. Proseguì gli 129-131, 156, 163, 173 s., 222; Encicl. Ital., VI, p. 132; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VI, coll. 587 S.; Encicl. Catt., II, Coll. ...
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ARIOSTO, Francesco, detto il Peregrino
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, nacque a Ferrara intorno al 1415. Non sempre è facile distinguerlo dal suo omonimo Francesco Ariosto (1430-1499), di Rinaldo, [...] rivela però uno spirito versatile: sa cantare di amore, ma è capace anche di comporre uno spettacolo su nuovi documenti, II, Ginevra 1931, p. 371; G.M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I.2, Brescia 1753, pp. 1058 s.; N. Cionini, I podestà di ...
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AFFÒ, Ireneo (al secolo Davide)
Augusta Ghidiglia Quintavalle
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Nacque a Busseto da Pietro e Francesca Dalle Donne il 10 dic. 1741. Incline alla pittura, fu presentato dal padre al pittore P. Balestra, [...] maestro il concittadino Bonafede Vitali, detto l'Anonimo. Entrato fra i poco eleganti, ma tutte lodevoli per amore imparziale del vero e per sicura n.s., XV (1915), pp. 187-195; E. Tedeschi, La tragedia d'Orfeo e il p. A., Rovigo 1925; L. Boni, I.A. ...
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PERI, Giovan Domenico
Pietro Giulio Riga
PERI, Giovan Domenico. – Nacque ad Arcidosso, presso Siena, nel 1564 da una famiglia di contadini; il padre si chiamava Bartolomeo, della madre, Margherita, [...] .
Prosecuzione ideale del Caos è un altro poema d’ispirazione biblica, il Mondo desolato, che Peri compose più lineare e un dettato più asciutto ed essenziale; digressioni romanzesche come l’episodio dell’amore di Rosmondo per Mirtilla, esemplato ...
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CRISTOFORO Fiorentino, detto l'Altissimo
Eduardo Melfi
Non se ne conosce la data di nascita né quella di morte. Fiorito tra i secc. XV e XVI, si acquistò presso i contemporanei una notevole fama come [...] per iscritto, probabilmente più numerosi di quanto, per comprensibile amor di mito, la premessa dell'editore non voglia far . Mussafia, Halle 1905, pp. 230 s. (rec. in Giorn. st. d. letter. ital., XLVI [1905], p. 213); E. Levi, Icantari leggendari ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...