CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] C., questi reagì, di nuovo, emotivamente. A Kossuth avrebbe detto, il 15 luglio, che "quell'accordo non avrebbe avuto Mayor, Torino-Roma, 1895 (per il periodo 1853-1858); Lettere d'amore, a c. di M. Avetta, Torino 1956 (nel saggio introduttivo ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] ibid., II, 20: Corso Donati; I, 18: Dino di Giovanni, detto Pecora; ecc.), e senza nemmeno quel tanto di attenzione particolare che, per una delle chiose ai Documenti d'amore, pone il C. accanto a Jacopo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Cino, Dante e ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] 'Europa, su cui ben poco era stato scritto o detto, e fu quindi una dimostrazione, oltreché di coraggio, 67, 121, 128, 139, 249 ss., 332, 339, 352; A. Kuliscioff, Lettere d'amore aA. C., 1880-1909, a cura di P. Albonetti, Milano 1976; L. Lipparini, ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] di Limburg. Sotto il nome di C. sono tramandate due poesie d'amore nel tipico stile della poesia cortese che (se non sono di spesso contrastanti. La situazione giuridica era - come si è detto - incerta, e finalmente la condanna a morte fu una ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] era morta il 15 settembre; al che F., dopo essersi detto immerso "in la maggior agonia et dolore del mondo", si onesto ozio" di F. e, di fatto, ospitante la vicenda d'amore con la Boschetti, ove la geometria dell'architettura incornicia il fantasioso ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] linguistico rispetto al siciliano illustre si riflette, come si è detto, nel dualismo stilistico di modi cortesi e di modi mescolano inestricabilmente nel giuoco d'Amore" (Folena, 1965, p. 335), una parodia dell'"Amor omnia vincit", officiato sul ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] vicenda dei Colonna - e le riaffiora vivido alla memoria quanto le ha detto, nel viaggio da Parigi a Milano, del C. lo stesso zio. a proprio agio: per il C. egli compone l'Accademia d'amore, azione scenica destinata al carnevale del 1665; e due sue ...
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Marco Bozzer
Barcellona
«Barcelona! Abre tus puertas al mundo» (Freddie Mercury)
Barcellona e l’Italia
di Marco Bozzer
3 gennaio
Un’inchiesta pubblicata dal quotidiano El Periodico rivela che la comunità [...] delle storie filmate da Giovanni Veronesi in Manuale d’amore 2, ambientata proprio a Barcellona. Infine, nel (1339). Nel tesoro si conservano preziosi cimeli come il Messale miniato, detto di s. Eulalia, del 15° secolo; croci processionali ecc. Dopo ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] dei Cantici, e, qualche anno dopo, nell'iscrizione dettata per una lapide in onore di Garibaldi a Loreto. La cura radicale (ibid. 1884), La figlia di Jefte (ibid. 1887), Lettere d'amore (ibid. 1890), Lea (ibid. 1890), Agatodémon. (ibid. 1895), Le ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] faceva coincidere con la morale, "cioè nei doveri d'amore verso la specie, verso la patria, verso 75-128. Notizie anche in P. Costa, Intorno alla commemorazione di G. F. detto Labindo, in Giorn. arcadico di lettere, scienze ed arti, XXVIII (1825), 49 ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...