BARDI, Lotta, detta Contessina
**
Figlia di Alessandro di Sozzo Bardi, conte di Vemio, e di Cammilla (Milla, Milia) di Raniero di Galdo Pannocchieschi, conte d'Elci, nacque nel 1391 o nel 1392.
La "portata" [...] (10 ag. 1464), circondata dall'amore dei numerosi discendenti che non mancarono morte, sembra siano quelle d'un busto, d'autore ignoto del sec. Roma 1951-1957 e, per le filze C-CLXV di detto archivio, ancora l'inventario manoscritto. Per le lettere v ...
Leggi Tutto
DELLA VALLE, Battista (Giovanni Battista)
Maria Muccillo
Nacque a Venafro (Isernia), come si desume dalla dedica della sua opera a Enrico Pandone dove si definisce "humil servidor Battista della Vale [...] agi e i comodi della sua casa, circondato dalla gentilezza e dall'amore, di contro alla crudele é dura disciplina del soldato, costretto a la posizione del D. è cauta e si allinea sull'opinione comune che detto influsso si eserciti esclusivamente ...
Leggi Tutto
CHINAZZO, Daniele
Benjamin G. Kohl
Figlio di Biachino, detto Chinazzo della Motta, figlio a sua volta del notaio Guglielmo della Motta, nacque a Motta di Livenza (Treviso) intorno alla metà del sec. [...] certamente nel C. quel sentimento di gratitudine e di amore verso Venezia che traspare nella sua Cronaca.
Nel 1370 patria, s. 3, III (1912), pp. 279 s., 339; V. Lazzarini, D. di C. e la sua cronaca secondo un codice di Copenaghen, in Atti del R ...
Leggi Tutto
BEMBO, Giovanni Matteo
Sandra Secchi
Nacque a Venezia intorno al 1491 da Alvise e Pentesilea Michiel. Poco sappiamo della sua giovinezza e dei suoi studi; certo egli fin dall'adolescenza ebbe vivo il [...] vita pubblica, venne chiamato ad occupare la carica d'ufficiale del Dazio del vino. Nel 1521 si aggiungeva la fama del suo amore per la cultura, rafforzato dai a ricerche archeologiche, ponendo in luce il così detto sepolcro di Venere (E. A. Cicogna, ...
Leggi Tutto
DANDOLO, Enrico
Giulia Barone
Nulle, o molto incerte, sono le notizie su di lui. Visse a Venezia tra la prima e la seconda metà del XIV secolo e, secondo una tradizione accolta già dal Foscarini alla [...] del Settecento, fu figlio di Giovanni, detto "Spirito", e nipote di Marco. Al D. è stata attribuita una cronaca in volgare grande pestilenza, e in cui la prudenza prevale sull'amore per il rischio. Con questo atteggiamento generale si potrebbe forse ...
Leggi Tutto
BARBARA di Hohenzollern, marchesa di Mantova
Ingeborg Walter
Figlia primogenita di Giovanni detto l'Alchimista, figlio del margravio di Brandeburgo Federico I di Hohenzollem, e di Barbara di Sassonia, [...] cui i contemporanei lodarono la cultura e il grande amore per le arti, contribuì non poco a fare della Resti Ferrari, Aggiunte al codice diplomatico mantegnesco del Kristeller,in Atti e memorie d. R. Accad. virgiliana di Mantova,n. 5., XIX-XX (1929), ...
Leggi Tutto
CREMONA, Antonio
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Milano, come si deduce da una lettera indirizzatagli da Leonardo Bruni ("quandoquidem tu Mediolanensis es": Epistolarum..., VII, 5, pp. 90-92), all'inizio [...] " e "internuntius". E per l'amore sfrenato del vino, spesso preferito agli studi plautini, fu detto, sempre dal Beccadelli, "Bacchius". Amò Pavia e Milano, per passare al servizio di Alfonso d'Aragona: probabilmente in quello stesso anno il C. maturò ...
Leggi Tutto
ALTEMPS, Giovanni Angelo
Alberto Merola
Nato a Roma, nella seconda metà del sec. XVI da Roberto - il figlio naturale legittimato del cardinale Marco Sittico -, duca di Gallese, marchese di Soriano e [...] Ottavio Leoni ed Antonio Circignani, detto il Pomarancio. In seguito il . però fu soprattutto felice in questo suo amore per il sapere nel campo della bibliofihia e s., 95-101; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,I, 1, Brescia 1753, p. 523; ...
Leggi Tutto
ALTIERI, Marco Antonio
Alberto Asor Rosa
Nacque a Roma nel 1450 da Girolamo e da Nicola Capodiferro; nel 1472 sposò Gregoria degli Albertoni. Appartenente alla piccola nobiltà urbana, ben distinta dalla [...] suggestiva cerimonia di un generale giuramento in Campidoglio, che fu detto "Concordia dei baroni" o "Pax romana.. L'A in tale notizia. La novella superstite, L'Amorosa,fu pubblicata da V. Zabughin, in Arch. d. Soc. romana di storia patria,XXXII (1909 ...
Leggi Tutto
detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...