PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] con annessa torre campanaria. Il piccolo edificio, detto anche cappella dell'Arena e noto per Padova, a cura di C. Semenzato, Vicenza 1984; F. Flores d'Arcais, La presenza di Giotto al Santo, ivi, pp. 3-13 carrarese, un nuovo amore per la cronaca e ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] da A. Presutti nel Giornale d'Italia, 19 marzo 1914). Più volte è genericamente detto di Urbino. Le famiglie del padre 777), una profonda malinconia e uno struggente desiderio di amore nati forse da una irrequieta solitudine - sembra che non ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] tratto del corso Umberto I che comincia da piazza N. Amore. Entrambi i porti già in età angioina si erano un castello, nel luogo dove in età normanna era una torre d'avvistamento detta di Belforte. I lavori proseguirono dal 1329 al 1343 e furono ...
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Caterina Bon Valsassina
Restauro
Si restaura solo la materia
dell'opera d'arte
(Cesare Brandi)
Le problematiche del restauro in Italia
di Caterina Bon Valsassina
25 marzo
Si inaugura a Ferrara l'undicesima [...] Giovannoni; otto e mezzo a dipinti, sculture e oggetti d'arte, a cura di Pietro Toesca; tre e volume dell'EUA risale, come si è detto, al 1963. Erano passati poco meno di condotto nel 2002 nella loggia di Amore e Psiche della villa della Farnesina ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] l'uomo a Dio con l'amore. L'essenza divina è infatti al-Haytham (ca. 965-1039), detto dai latini Alhazen (De aspectibus; Rashed PL, CCX; id., Texts inédits, a cura di M.T. d'Alverny, Paris 1965; Guglielmo di Saint-Thierry, Le miroir de la foi ...
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Edmondo Berselli
Bologna
«Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna» (Giosuè Carducci, Odi barbare, Nella piazza di San Petronio)
Bologna, città simbolo
di Edmondo Berselli
6-7 e 21-22 giugno [...] e il bambino di pochi mesi, l’amore per la compagna genovese, salvo poi candidarsi . L’università di Bologna fu la prima d’Europa e si può dire che da questa di Gerusalemme. La fondazione, attribuita come già detto a s. Petronio, si data forse al ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] unico complesso, una chiesa-martyrium, la c.d. tribuna di s. Primiano - ciò che di Mario Salmi, I, Roma 1961, pp. 87-94; A. Amore, s.v. Brizio, in Bibl.SS, III, 1962, coll. 540 il 1370 e il 1404, quando a detta di Sansi (1879) affrescò le pareti del ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] Rosarium philosophorum dedicato agli amori del sole (l'oro tempi, nel linguaggio alchemico arabo. La disciplina viene detta ṣinā'a, san'a (τέχνη, ποίησιϚ), al-ṣana s (m. 1197; Shudhûr al-dhahab, Le particelle d'oro); Abu'l-Qāsim al-'Irāqī (m. 1300; ...
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Ferdinando Scianna
Fotografia
Non si può pretendere di aver visto veramente qualcosa se non lo si è fotografato
(Émile Zola)
L'occhio del secolo
di Ferdinando Scianna
25 gennaio
Al Palazzo dell'Arengario [...] 1908 - leone sotto il segno del sole, ha detto il suo amico André Pieyre de Mandiargues - a Chanteloup forse in fuga per un amore impossibile, compie un viaggio ) di N.-M.-P. Lerebours e i Monuments arabes d'Egypte, de Syrie e de l'Asie Mineur (1846) ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] per es., con la novella di Cimone (V, 1) nell'allegoria dell'amore nobilitante e nello stabilire il canone della 'nuda' non più in piedi ma per due secoli quella delle espressioni d'arte autonome, volte spesso, come detto, anche al ritratto e alla ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...