Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] : ma si tratta anche qui in fondo di un'esercitazione letteraria) e, se sono di D., il Fiore (v.) e il Dettod'Amore (v.). Senza riflesso nell'opera letteraria fu il matrimonio di D. con Gemma di Manetto Donati, cugina di Corso e di Forese, ma di un ...
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Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente [...] . Tra le edizioni: Dante, Rime, 1939 (3a ed. 1965); Francisci Petrarchae Rerum Vulgarium Fragmenta, 1949; Il Fiore e il Dettod'Amore attribuibili a Dante Anghieri, 1984. Per i "classici Ricciardi" ha curato i 2 volumi sui Poeti del Duecento (1960) e ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] ).
Il Tesoretto è un poema didattico-allegorico, in distici di settenari (forma di derivazione francese, ripresa, dopo il L., nel Dettod'amore attribuito a Dante e forse destinato proprio al L.); il testo vulgato si interrompe a v. 2944. L'opera si ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] 1922 (Carlo Salvioni, in Atti della R. Accademia della Crusca per la lingua d’Italia, a.a. 1920-21, pp. 25-87, poi in Id., 1922 uscì per sua cura l’edizione del Fiore e del Dettod’Amore, in appendice al volume unico delle opere di Dante promosso ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] chimerica. Emblematica è, al riguardo, la scena della notte d'amore con la Tragica, che si prolunga in una conquista vitalistica fiori, se risplenda di rosse bacche"), in cui si è detto "c'è tutto: l'anticapitalismo, l'antisocialismo, l'ideologia ...
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D'AMBRA, Francesco
Vera Lettere
Nacque a Firenze il 29 luglio 1499 da Giovanni e Costanza da Filicaia. La sua famiglia fu nobile e molti dei suoi membri coprirono onorevoli cariche pubbliche.
Poco si [...] rappresentata per la prima volta nella sala dell'Accademia Fiorentina, detta sala del papa, l'8 nov. 1544. Alcuni giorni vedova di Valerio. A questa si interseca un'altra storia d'amore fra Gismorido Castrucci e Aurelia, che era stata strappata dai ...
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D'ORSI (Dorsi, D'Orso, Orsi), Angela (Angiola)
Giovanna Romei
Attrice attiva dalla metà del sec. XVII, a meno che non si riferisca ai suoi esordi Iacopo Antonio Fidenzi, detto Cinzio, che, in qualità [...] e Zaccagnino). La trama complica la rituale vicenda d'amore, di omicidi, scambi di persona, travestimenti ed equivoci di Bagolino. Dal 1680 circa fu moglie di Angelo Costantini, detto Mezzettino. Recitò nella compagnia dei Farnese e poi, per un ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] che, durante la preparazione del numero, confessò: «Come ho già detto a Elio il testo non l’ho letto, dopo le primissime L’infinto passato di D’A., in L’Illuminista, IX (2009), n. 25/29, pp. 307-348; G. Amoroso - F. Vincenti - G. Raboni, D’A. e il ...
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D'ANDREA, Ugo
Albertina Vittoria
Nacque all'Aquila il 14 sett. 1893, da Stefano e Nicoletta Gambescia. Partecipò, ancora studente universitario, alla prima guerra mondiale come sottotenente di fanteria, [...] medaglie di bronzo e due croci di guerra. Il D. avrebbe rievocato i tre anni trascorsi "con i fanti la vergogna di quanto s'era detto in quella occasione. Così come straniere. Ora occorre rieducarsi all'amore della libertà e dell'indipendenza. Occorre ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...