BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] a una impossibile avventura erotica.
è questo vizio d'amore, accennato per la prima volta nel sonetto "S il bue, / ella il lupo, l'agnel, la lepre, il cane, / e dette a tutti le qualità sue…ella ha trovato il buio e le candele, / e finalmente ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] di Limburg. Sotto il nome di C. sono tramandate due poesie d'amore nel tipico stile della poesia cortese che (se non sono di spesso contrastanti. La situazione giuridica era - come si è detto - incerta, e finalmente la condanna a morte fu una ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] era morta il 15 settembre; al che F., dopo essersi detto immerso "in la maggior agonia et dolore del mondo", si onesto ozio" di F. e, di fatto, ospitante la vicenda d'amore con la Boschetti, ove la geometria dell'architettura incornicia il fantasioso ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] neoplatonica del Canzoniere, che vi delinei un itinerario d'amore, alla conquista del sublime (degli oggetti e dei umane". Questo ultimo punto è comune alla poesia, che, si è detto, vi deve applicare un procedimento di astrazione. Poi il C. passa a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] comunione con la vita morale che la circonda: «la filosofia venne detto il frutto più maturo di quel grande albero, che è l’ essendo il suo scopo individuato nella creazione di un vincolo d’amore fra tutti gli uomini. L’utilità e la grandezza della ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] la vecchia Ferrara, dov’era nata la loro storia d’amore, e la nuova Milano industriale, dove questa storia finisce questa convinzione che il senso non si ferma grossolanamente alla cosa detta, ma si spinge sempre più lontano, ammaliato dal fuori- ...
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BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] termini se è dato all’uomo conoscere la verità propriamente detta su Dio e le cose divine. […] Questo scetticismo per poi soffermarsi sull’azione caritativa della Chiesa come «comunità d’amore». La seconda, pubblicata il 30 novembre 2007, si apre ...
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BERNARDINO da Siena, santo
Raoul Manselli
Nacque l'8 sett. 1380 a Massa Marittima da Tollo di Dino di Bando, della nobile famiglia senese degli Albizzeschi (sui quali cfr. A. Liberati, Genealogia della [...] egli poneva, da un lato, in rilievo soprattutto l'esigenza d'amore e di carità, che escludeva quindi ogni accento polemico verso i pubblicato in Le prediche volgari di S. Bernardino da Siena dette nella Piazza del Compo l'anno MCCCXXVII [sic] ora ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] più filtrante e decantante in versi pene e gioie d'amore il G., che, nello sguardo retrospettivo dei Commentarii, anni padovani, al punto da commissionare, nel 1566, a Iacopo Dal Ponte detto Bassano il suo ritratto; e in mano del G. - glielo ricorda ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] , "volle ad ogni modo condur con esso lui a Venezia detto soprano"; more veneto, il C.assunse per riconoscenza il nome , p. 321), il Ciro (1654) e, nel 1655, Le Vicende d'Amore, overo Eritrea (con aggiunte musicali di Egidio Biffi). L'Orione del C., ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...