GRADENIGO, Bartolomeo (Andrea)
Michela Dal Borgo
Nacque il 3 marzo 1729, secondogenito maschio, da Bartolomeo (I) (detto Gerolamo) di Bartolomeo (V) di Gerolamo e Giustiniana Morosini di Andrea (il matrimonio [...] sposò Maddalena Contarini del procuratore Simeone, vedova di Bartolomeo (IV), detto Carlo, di Bartolomeo (IV) Gradenigo, del ramo di S. diviso tra l'osservanza delle leggi e il sentimento d'amore. Egli si incolpò totalmente di avere preparato la ...
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BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] B. che, nelle vesti di Aristeo, le espone le dottrine d'amore di Nifo, svelandole la reale natura di cortigiani e cortigiane ( , la sua amara esperienza di marito ("subito che averai detto donna, hai detto tutto il male che si può dir in una parola"); ...
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COMPARINI, Francesca Pompilia
Anna Foa
Nacque a Roma il 17 luglio 1680, figlia unica di Pietro e di Violante Peruzzi, e fu battezzata nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina.
La famiglia era in discrete [...] Al processo, furono prodotte come prove alcune lettere d'amore trovate a Castelnuovo, di cui essi negarono però Spirituali, et altre persone, se haveva commesso mancamento alcuno al detto Guido suo Marito, per il quale gli havesse dato occasione di ...
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DE AMICIS (d'Amico, Amici), Ruggero
Joachim Göbbels
Era probabilmente di origine messinese, nonostante che i suoi feudi si trovassero tutti in Calabria.
Un Guglielmo, "comes de Amico" e signore di Ficarra, [...] nel tema gnomico della "servitù d'Amore": il D. vi esprime la propria gratitudine ad Amore, seguendo un topos assai diffuso, D. Comparetti, Bologna 1875, pp. 45 ss. 3 più comunemente attribuita a Bonagiunta da Lucca. Questa è propriamente, come detto ...
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CALANDRA, Giovanni Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova nel 1488 da Silvestro fedele cortigiano dei Gonzaga, castellano e poi segretario del marchese Francesco.
Fratello di Federico, fonditore di [...] trattava di un vacuo e ozioso raziocinare sul casi d'amore, secondo un gusto di galante conversazione vagamente filosofico dotto" in varie sue novelle, e il pesarese Guido Silvestri, detto Postumo, che nel 1513 gli mandò "trecento endechasyllabi" per ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] (Della nobiltà delle lettere e dell'arme, Ragionamenti d'amore, Desiderio d'onore) e commentò due sonetti di F. Petrarca. di mano del fonetista fiorentino Giorgio Bartoli, al quale il G. dettò molte delle sue opere. Il Bartoli fu suo amico e maestro, ...
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BUINI (Bovina, Buina), Giuseppe Maria
Ariella Lanfranchi
Nacque a Bologna tra il 1680 e il 1695. Non si conosce molto sulla vita e sulla formazione artistica di questo compositore, organista, poeta [...] sera del 1º nov. 1721 a Bologna nella chiesa dei padri filippini detti della Madonna di Galliera. Questo lavoro e il suo primo - e 1726, teatro Marsigli-Rossi (altro titolo: Le frenesie d'amore, Venezia 1726, teatro S. Moisè); Albumazar, Venezia ...
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DOMENICO da Piacenza
A. Ascarelli
Attivo intorno alla metà del sec. XV, deve la sua importanza al primo trattato dell'arte coreografica di cui si abbia notizia, che reca il titolo De arte saltandi et [...] , che, come si è detto, è il n. 972 del Fonds Ital. della Biblioteca nazionale di Parigi ed è stato pubblicato da D. Bianchi (1963, pp. Diamante, Duchesca, Patientia, Dannes, Uenus, Lauro, Sole d'amore. Delle ultime tre manca però nel "liber ballorum" ...
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GARVO
Elisabetta Molteni
Il cognome Garvo, o Garovo, ricorre nei documenti con numerose varianti: Garavo, Garbo, Garove, Garovi, Garruo, Garuo, Garvi. I G. risultano attestati a Bissone (oggi Canton [...] attività soprattutto altrove: Costante, come è stato già detto, a Piacenza; Francesco (Antonio Francesco), nato l London 1971, pp. 101 s.; E. Ascarelli d'Amore, Il Museo diocesano di arte sacra di Scaria d'Intelvi, in Arte cristiana, LXVIII (1980), 1 ...
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CEMPINI, Leopoldo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 2 ott. 1824 da Francesco, consigliere di Stato di Leopoldo II, e da Luisa Poggesi. Studiò giurisprudenza all'università di Pisa, dove fu allievo [...] Risorti, Firenze 1852; Ginevra degli Almieri in Scene d'amore. Album artistico e letterario, Prato 1852, e Ludovico direzione sino, al 1° genn. 1849. Si è già detto dell'opposizione condotta da questo foglio contro il governo Guerrazzi-Montanelli e ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...