ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] amore e della beatitudine, della speranza e della fede della creatura ragionante. Soltanto nell'ultimo capitolo è detto ; E. Gilson, Sens et nature de l'argument de s.A., in Archives d'hist. doctrinale et littéraire du Moyen Age, IX(1934), pp. 5-52; J ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] era centrale il tema dell’amore per la verità (Giovagnoli, ). In quel discorso aveva tra l’altro detto che «se voi mi chiedete fra qualche Di Capua, Come l’Italia aderì al Patto Atlantico, Roma s.d., pp. 82, 39; M. Glisenti, Avvertenze per una storia ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] in La serva amorosa: "Conoscendo io dove potea fare maggior risalto la di lei abilità, ho procurato vestirla d'una prontezza di .
Oltre le commedie e le tragicommedie di cui si è detto, il G. aveva continuato a produrre opere buffe presentate per ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] secondo il Savini, gli avrebbe inculcato l'amore per gli studi storico-eruditi e l' Savini, Elogio istorico per l'arcidiacono S. A. B.,in Atti d. Accad. d. scienze di Siena detta de' Fisiocritici,III (1767), pp. 301 ss.; Estratto del discorso ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] Var., 1, 4, 17; di Squillace, con tipico amore del luogo natio, in Var., 12, 15 e Inst 2, 10), che è, sia detto per inciso, una delle sue fonti Anicii e la storiografia latina del VI sec. d. C., in Atti d. Accad. d. Lincei, Rend., cl. di sc. mor., ...
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GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] tanto, […] ma della musica m'hà detto tanto ch'io non ne hò udito altretanto principi ovvero Successi diversi tragici e amorosi occorsi in Napoli o altrove a a Napoli durante il Seicento, a cura di D.A. d'Alessandro - A. Ziino, Roma 1987 (vedi ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] iscrizione in versi, che probabilmente era stata dettata dallo stesso Decembrio.
Il D. fu figura di prim'ordine nella civiltà cui sistemazione e pubblicazione l'autore stesso attese con grande amore e fino agli ultimi tempi della vita. Le lettere ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] bibliofilia, in un tutto settecentesco amore per l'inedito e il raro tardo umanistici di cui si è detto); notevole invece l'impegno con .), 387; e Cartas familiares del abate D. Juan Andres a su hermano D. Carlos Andres, dandole noticia del viage ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] nel 1640-45 con versi intermittenti e per lo più amorosi e la favola pastorale Medoro e poi interrotto dagli assorbenti mentre al fratello di questo Daniele detto Marco restano "tutte rassegnate" le "abbazie" di cui il D. "tenea i benefizii". Prosegue ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] . In verità non molto si è detto della mancanza, nel primo periodo di dove sono alcune olive e palme lavorate con sommo amore" (Vasari, p. 310). La pala per l tempo: per il che, non lavorando, fu cagione d'infiniti disordini alla vita sua" (p. 317). ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...