PIETRO di Domenico
Giampaolo Cagnin
PIETRO di Domenico (Pietro da Baone, Petrus de Baone). – Nacque nell’ultimo decennio del secolo XIII, presumibilmente a Treviso. Era figlio del notaio Giovanni da [...] dei rettori delle parrocchie con cura d’anime, chiedendo la redazione dell’inventario prestiti sia pure «pro bono et fino amore», cioè senza la richiesta di interessi). governanti locali. Un fattore, Giovanni detto da Verona, si rivelò persona poco ...
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GIURIATI, Domenico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venezia l'11 nov. 1829. Nei giorni dell'insurrezione veneziana del 1848 il padre, Giuseppe, un ricco notaio, si era messo in luce come uno degli elementi [...] di Venezia nel 48-49 detto nella sala del Maggior Consiglio il Arte forense (Torino 1878), Le leggi dell'amore (ibid. 1881; poi ibid. 1896), i profili disponibili, a partire da quello di E. Pietriboni (D. G., in Ateneo veneto, CXL [1949], pp. 67-79 ...
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DI CARLO, Eugenio
Maria Cristina Laurenti
Nacque a Palermo il 21 genn. 1882, da Salvatore e da Rosa Caravella.
Laureato in filosofia, iniziò l'insegnamento all'università di Camerino come titolare della [...] . Di molti di essi il D. pubblicò lettere inedite che ne testimoniano l'opera patriottica e l'amore per la causa italiana.
La tutte le esamina alla luce dei principi di cui s'è detto. Ricevette numerose onorificenze, la qualifica di emerito e nel 1959 ...
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BORNIO da Sala
Gianni Ballistreri
Nacque a Bologna agli inizi del sec. XV da Beltrame di Bornio, di nobile famiglia originaria di Sala nel Bolognese, e da Sara di Conte de' Ruffini. Nella città natale [...] 5217, cc. 85-89), uno detto "in senatu Bononiensi pro domino Donato tra cui una in volgare contro l'amore, indirizzata a un Gentile, fu pubblicata dal cura di R. Sabbadini, Roma 1931, in Fonti per la storia d'Italia, LXX, pp. 16, 35, 179; G. Fantuzzi, ...
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GAMBARO (de Gammaro, degli Sclarici dal Gambaro), Tommaso Sclaricino
Patrizia Biscarini
(de Gammaro, degli Sclarici dal Gambaro), Tommaso Sclaricino. - Nacque a Bologna, da Matteo, intorno al 1454 ed [...] rime, a cui sembra che egli dette per primo il titolo di Canzoniere, G. Casio de' Medici, Cronica ove si tratta di epitaphii di amore e di virtute, Bologna 1525, p. 31; G.N. Alidosi generale degli incunaboli delle biblioteche d'Italia, Roma 1954, 111 ...
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DELLA VALLE (de Valle, Vallense), Lelio (Lello)
Bruno Gatta
Nacque a Roma intorno al 1400 da Paolo e, presumibilmente, da Savella Savelli.
La sua famiglia si era inserita stabilmente con il padre archiatra [...] cinquecentesca di poeti latini minori. La figura del D. è caratterizzata dal suo grande amore per i libri: in una lettera del che già era stato di suo zio Nicola (m. 1456), il D. dettò nuove regole di funzionamento.
Fonti e Bibl.: G. Racioppi, S. ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...