FESTA, Nicola
Piero Treves
Nacque a Matera il 17 nov. 1866 da Francesco e da Lucia Mazzei in una famiglia modestamente agiata, capace comunque di permettere al figlio la frequentazione del locale ginnasio-liceo [...] e di scarso o punto amore per la (rinnovata) latinità (littorio) imperiale. Dettò, quindi, per il volume collettivo non è suo, ma di chi ha voluto e saputo rinnovare nell'Italia d'oggi la vita e le gesta e i propositi di venti secoli addietro" ...
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CORSO (Macone), Rinaldo
Giovanna Romei
Nacque il 15 febbr. 1525, come testimonia egli stesso nel nuovo proemio alla Dichiaratione fatta sopra la Seconda Parte delle Rime della Divina Vittoria Colonna, [...] dal Lando fra le donne più illustri d'Italia. Le difficoltà tra cui nacque l'amore dovettero presto diradarsi, come si desume morte di Veronica Gambara, il C. fondò una nuova accademia, detta dei Filogariti; nel 1554 si recò a Venezia per chiedere al ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] dal suo primo lavoro, Mina o Virtù ed Amore (Torino 1848), la filiazione dei B. dagli , come si è già detto, la sua produzione di , in La Critica, VI (196), pp. 169-178 (rist. in Letter. d. nuova Italia, Bari 1921, I, pp. 139 ss.); M. Mattalia, V. ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] fondò a Bologna un teatro accademico detto dei "Ravvivati". In seguito alle disillusioni del suo amore per la Orsi, l'A casa novianì. Lettere di G. Casanova e di altri a lui, s.l. e d., pp. 115-117; col Gozzi: C. Gozzi, Memorie inutili, a cura di G ...
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Fiaba
Tilde Giani Gallino
La fiaba è un racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, tanto negli episodi come nei personaggi, e che ha di solito come protagonista un essere umano, nelle cui [...] psicoanalitiche e simboliche
Già si è detto come C.G. Jung abbia la paura di non essere considerati, l'amore della vita e la paura inconscia della nel romanzo 'iniziatico' di Apuleio (2° secolo d.C.), l'Asino d'oro e, ancora prima, nei miti greci. Così ...
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BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] la musa del B.: l'amore sessuale. Una sorta di persecuzione, d'opprimente mania erotica, aveva tormentato e manierate critiche di costume.
Opere: Le poesie del B., come s'è detto, uscirono per la prima volta in un volumetto dal titolo Le poesie di ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] spicco presso i suoi critici, e più amore in lui, gli scritti che non è detto siano i suoi migliori. Erano, e 76; vi manca però il rinvio all'articolo "crociano" nella Rassegna d'Italia citato nel testo. Fra gli inediti sono compresi la completa ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Nicola De Blasi
Nacque da Annibale II e da Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d'Este, non a Bologna o a Ferrara nel 1506, come per lungo tempo si è ripetuto, ma a Mantova nel [...] veste a un suo poemetto, il Sogno amoroso, dato alle stampe in quell'anno maggio 1561 il B. dettò a Venezia nella canonica Venezia 1734, p. 135; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, I, Bologna 1739, p. 108; II, 1, Milano 1741, ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] quantità di acqua: «e ora, lasso!, un gocciol d’acqua bramo», Inf. XXX, 63; od oncia, una porta a intensificare quanto viene detto di incredibile (Fontanier 1971: una palpo le piaghe onde la rea fortuna
e amore e il mondo hanno il mio core aperto ( ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] Giovanni di Conversino da Ravenna, detto il Grammatico, che destò in lui l'amore per ií latino. Proseguì gli 129-131, 156, 163, 173 s., 222; Encicl. Ital., VI, p. 132; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VI, coll. 587 S.; Encicl. Catt., II, Coll. ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...