GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] l'universale espiazione l'amore reciproco del Creatore e delle alla morte: "Chi ha detto che sono sempre battagliero, ha detto una bugia, vigoroso di spirito pp. 161-172; Storia di un'amicizia. R. Wis e D. G., a cura di P. Permoli - E. Tirinnanzi, ...
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IMPERIALE (Imperiali), Gian Vincenzo
Emilio Russo
Franco Pignatti
Nacque a Sampierdarena nella primavera del 1582 da genitori appartenenti a due delle famiglie più importanti della Repubblica di Genova: [...] libraria, con l'I. impegnato a descrivere le opere d'arte cumulate con amore lungo tutta una vita.
La morte lo colse a Genova Castello, Bernardo Strozzi, Sinibaldo Scorza, Domenico Fiasella detto il Sarzana) avevano i loro ateliers nelle vicinanze ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] G. si distinguono in civili, amorose e varie. Nei 14 sonetti d'argomento patriottico, dedicati al lucchese Vincenzo rime in Sonetti di Agnolo Allori detto il Bronzino ed altre rime inedite di più insigni poeti, a cura di D. Moreni, Firenze 1823, pp. ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] del commento di Marsilio Ficino Sopra lo amore o ver Convito di Platone nel volgarizzamento codice marciano è detto che il G , 510; Id., Dell'origine di Firenze, a cura di A. D'Alessandro, in Atti e memorie dell'Accademia toscana di scienze e lettere ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] . Raimondi, p. 298) ed un particolare amore per il Salmista e per s. Paolo, parlato. Non a caso le sue lezioni sono dette Sermones.
Il suo modello, anche in prosa, intorno allevite ed agli scritti degli scrittori d'Italia, in Bibl. Ap. Vaticana, Vat ...
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CORNER, Vincenzo
Gino Benzoni
Questo è il nome dell'autore del compatto poema epico di quasi undicimila decapentasillabi a rima baciata, l'Erotocrito, che costituisce il capolavoro della letteratura [...] negata. Ma il loro "amore costante nella gioia trovò fine" primo '600 ed appartiene alla nobiltà "feudata" d'origine veneta e di questa non dimentica anzi sempre pp. 134-136, 141); e va altresì detto che, se Giovanni Andrea Troilo è l'autore ...
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FAITANI (Faetani), Giovan Matteo
Maria Silvia Campanini
Nato verosimilmente a Rimini tra febbraio-marzo del 1505 e i primi mesi del 1506 da Matteo e Bartolomea Veneri, fu battezzato con il nome di Pandolfo, [...] il terzo componimento, De Amore ad Baias dormiente, rappresenta da aggiornare con quanto detto in questa sede per 541; A. Tosi, Alcune notizie su due quadri del Vasari scomparsi, in Cronache d'arte, I (1924), pp. 276 s.; Id., G. Vasari a Rimini, ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] G. Bouchard, I valdesi e l'Italia. Prospettive d'una vocazione, Torino 1990, p. 44). Non è "si placa e quasi si scioglie in un atteggiamento di amore e di umiltà" (E. Balmas, Interrogativi di un silenzio non scriva!" avrebbe detto Mussolini). E certo ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] (perché èlotta e amore) sul secondo (che èegoismo e inerzia). Non ècerto il suo capolavoro, "come egli credette e sperò" (D'Ambra), ma è [1937], CIX p. 352, dove tale rapporto è detto certissimo per le "somiglianze nella situazione, nei personaggi, ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] non soltanto conosce tutte le scienze e le lingue d'Europa, ma parla arabo come il Corano, dinnanzi la G., che tranquillamente gli aveva detto "non voglio altro che conoscere il (molte volte dichiarò il suo amore per l'Italia, intesa come ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...