Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] figlio dell’imperatore defunto. L’appoggio che papa Innocenzo III dette a Ottone mirava a impedire l’unione della Sicilia con la (finito prima del 1210), del capolavoro medievale della mistica d’amore.
L’età cortese creò anche una lirica di grande ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] in francese o provenzale, e nei vari volgari italiani.
In latino si dettano norme o si offrono modelli grammaticali o retorici (Boncompagno da Signa, G. un ‘nuovo stile’, un nuovo modo di poesia d’amore; il quale deve essere ‘dolce’, cioè per ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] duro contenzioso; nel 2005 però è entrato in funzione il gasdotto detto Blue Stream, che dal terminale di Novorossijsk raggiunge Samsun, in metà del 18° sec. non vi sono romanzi russi d’amore o d’avventure; Emin e Čulkov sono i primi a diffondere il ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] risorta Atene: la conclusione fu data dalla pace di Antalcida (386), dettata dal re di Persia ai Greci, nella quale si sanciva l’ 2°-1° sec. a.C.), figura assai originale di poeta d’amore.
Fiorente è in tutto il periodo il progresso scientifico: la ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] 1313) della dama Nijō, che tratta delle sue storie d’amore con vari gentiluomini di corte e quindi, dopo il suo Hakuhō, mentre parte di quella successiva fino al 748 è detta anche Tempyō. In architettura si assiste alla costruzione di complessi ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] seta e oro da artefici arabi e greci nell'officina di corte, detta Ṭirāz, nei secc. 12° e 13°). Nella prima metà del Federico II e di Manfredi furono coltivati generi come canzoni d’amore, strambotti, liriche provenzaleggianti, dal 14° sec. le laudi ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] tronco; l’ape è simbolo di laboriosità, dolcezza, potenza d’amore; l’aquila è simbolo di maestà e vittoria, forza e ) congiungenti punti corrispondenti concorrano tutte in un punto O, detto centro di omotetia. Due f. simili diventano omotetiche se una ...
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Famiglia di organari (sec. 18º). Celebri furono specialmente Andreas (Kleinbobritsch, Sassonia, 1678 - Strasburgo 1734), autore dell'organo della cattedrale di Strasburgo e di oltre trenta organi per città [...] ; gli fu attribuita l'invenzione del pianoforte, in realtà dovuta a B. Cristofori. Inventò invece una specie di clavicordo, detto cembalo d'amore. A partire da lui, la casa S. si specializzò sempre più nella costruzione di cembali e di pianoforti. ...
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MUSICA
Leonardo Pinzauti
Ernesto Assante
Salvatore de Salvo
Salvatore de Salvo
Ermanno Comuzio
(XXIV, p. 124; App. II, II, p. 372; III, II, p. 186; IV, II, p. 541)
Musica classica. - Alla fine degli [...] se stesso e un dolce motivo di E. Neri e Bixio, Parlami d'amore Mariù nel film di M. Camerini Gli uomini che mascalzoni... (1932 mentre tra gli interpreti si affermava una nuova generazione, detta degli ''urlatori'', che aveva il suo capostipite in ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...