CHILESOTTI, Oscar Paolo Rocco
Fabio Fano
Nato a Bassano del Grappa (Vicenza) il 12 luglio 1848 da Luigi e da Angela Cantele, seguì gli studi di giurisprudenza all'università di Padova, ove si laureò [...] di dame" del sig. Fabrizio Caroso di Sermoneta,e "Le grazie d'amore" di Cesare Negri milanese detto il Trombone (s.d., ma 1883, secondo V. Fedeli); II, "Balli d'Arpicordo" di Giovanni Picchi organista della Casa Grande in Venezia [1621], trascritti ...
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DE CANDIA, Giovanni Matteo, detto Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Cagliari il 17 ott. 1810 da nobile famiglia di origine napoletana stabilitasi ad Alghero. Il padre Stefano aiutante di campo di Carlo [...] di assoluta preminenza tenutavi dalla Grisì e vi esordì nell'Elisir d'amore (17 ott. 1839), cui fecero seguito Il Barbiere di nella Donna del lago e in Otello di Rossini, nell'Elisir d'amore di Donizetti e nell'Assedio di Firenze di Bottesini, nel ...
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GUADAGNI, Gaetano
Andrea Pini
Nato a Lodi o a Vicenza l'11 dic. 1729, non si hanno notizie sulla sua prima formazione musicale; fu fratello di Lavinia e Angiola, anch'esse note cantanti. Sappiamo comunque [...] tempo allievo del celebre evirato Gioacchino Conti, detto Gizziello, quindi nel 1754 cantò al Concert spirituel nel 1765 fu Megacle ne L'Olimpiade e Apollo ne Il trionfo d'amore (azione teatrale rappresentata a corte per le nozze di Giuseppe II e ...
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ASTARITA (non Astaritta), Gennaro
Ulisse Prota-Giurleo
Si suppone nato a Napoli intorno al 1745 (1749, secondo il Mooser), o nella penisola sorrentina, ove tale cognome è molto diffuso. A Napoli compì [...] 1772); Le finezze d'amore o sia La farsa non si fa, ma si prova (anche altro titolo: Le finezze d'amore ovvero L'impresario in autun. 1789); La nobiltà immaginaria (Firenze, teatro degli Intrepidi detto della Palla a corda, cam. 1791); L'equivoco del ...
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FREZZOLINI, Erminia
Roberto Staccioli
Nacque a Orvieto il 27 marzo 1818 da Giuseppe e Teresa Basiglio. Iniziato lo studio del canto col padre, rinomato basso buffo, si perfezionò con D. Ronconi, A. [...] Ferrara, cantando ne La straniera di Bellini, ne L'elisir d'amore e nella Lucia di Lammermoor di G. Donizetti.
Fin Mazzucato con Teresa Brambilla (e non con la figlia Erminia, come detto in Enc. dello spett.), infine interpretò il personaggio di don ...
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FERRARI, Benedetto, detto dalla Tiorba
Luca Della Libera
Nacque a Reggio Emilia in data non precisabile tra la fine del secolo XVI e l'inizio del successivo.
Secondo il -Tiraboschi, si tratterebbe del [...] del1637, che egli non conosceva, e in effetti detto ritratto manca nella prima edizione del libretto. Il 1604 Margherita Iolanda di Savoia: l'introduzione al balletto Le ali d'Amore e l'introduzione per un combattimento a cavallo La gara degli ...
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INSANGUINE, Giacomo, detto Monopoli
Raoul Meloncelli
Nacque a Monopoli, presso Bari, il 22 marzo 1728. Il 19 genn. 1741 (1743, The New Grove Dict.) entrò nel conservatorio dei poveri di Gesù Cristo [...] , all'aria d'opera comica, effetti di sospirosa tenerezza alle arie d'amore, ansiti d'angoscia repressa, . Basso, Torino 1988, pp. 171, 218; P. Lanzillotta, G. I. detto Monopoli, Fasano di Brindisi 1995; C. Sartori, I libretti italiani a stampa dalle ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] del Giasone di G. A. Cicognini e P. F. Caletti detto il Cavalli (il libretto, dedicato a Mattias, è datato 15 maggio l'Argia nel 1657 e nel '61, l'Alessandro nel '64, le Disgrazie d'amore nel '67 e l'Orontea nel '77 - e napoletane: la Dori nel ...
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COLONNA
Oscar Mischiati
Famiglia di organari e musicisti attivi a Venezia e a Bologna dalla seconda metà del XVI sec. agl'inizi del XVIII.
E capostipite fu Vincenzo, nato da Domenico a Venezia nel 1542 [...] morì nel luglio del 1666 (il testamento venne registrato, come siè detto, il 25 di tale mese ed anno).
Il figlio Giovanni Paolo Venere sopra il bando d'Amore (libretto di Bianchini), Bologna 29 nov. 1666, palazzo pubblico, sala d'Ercole; L'alloro ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] si intendeva superare la pedissequa osservanza del dettato aristotelico in favore di una spiccata spettacolarità 339-341; P. Quagliati, "La sfera armoniosa" and "Il carro di fedeltà d'amore", a cura di V. Gotwals - Ph. Keppler, Northampton, MA, 1957; ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...