FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] valetudo" (ibid., p. 7, r.4). Le fatiche d'amore associate alle immense fatiche belliche, lo conducono infatti a prematura la data di nascita di quest'ultimo (1120-1130, come s'è detto), e quella dell'autore della Epistola, ci si troverebbe di fronte ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Luigi, detto Rodomonte
Gino Benzoni
Nasce il 16 ag. 1500 a Mantova, e non a Gazzuolo residenza ordinaria dei suoi, da Ludovico e dalla genovese Francesca (ma chiamata pure Franchetta) di Gianluigi [...] del "vago Po", e più giù nella zona del Volturno. Ardenti d'amore per lui un'"Ambra", una "Napea", per lui piangente e 3 dic. 1532, "nella terra di Vicovaro, nel palazzo di detto loco, sotto la diocesi tiburtina".
La notizia della sua scomparsa si ...
Leggi Tutto
ENZO, RE DI TORRES E DI GALLURA
FFrancesca Roversi Monaco
Figlio naturale di Federico II e di una donna da ultimo identificata con la nobile tedesca Alayta (Adelaide) di Vohburg o Alayta di Urslingen [...] nel 1268.
Il 6 marzo 1272, gravemente malato, dettò le sue ultime volontà in presenza delle autorità comunali, di matrimonio con Adelasia, fra cui spicca la novella Il Sigillo d'amore di Grazia Deledda (1926), per arrivare al poema Enzo Re ...
Leggi Tutto
BENDIDIO, Lucrezia
Remo Ceserani
Nacque a Ferrara l'8 apr. 1547.
La famiglia dei Bendidio, o Bendedei, era fra le più nobili e in vista della città; abitava in un bel palazzo rinascimentale in via della [...] ferrarese nella quale desiderava di entrare, celebrava forse anche il cardinale Luigi d'Este, se già da allora c'era fra questo e Lucrezia una relazione amorosa. Va piuttosto detto che fra Torquato e Lucrezia si stabilì invece un rapporto di sincera ...
Leggi Tutto
FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] Ascalona. Fu infatti al servizio prima di Giovanni (I), detto il "vecchio signore di Beirut", al quale fu legato da per sua testimonianza nell'epilogo del trattato, anche di poesie d'amore e religiose di cui non è pervenuta traccia.
Edizioni: ...
Leggi Tutto
CUNEO, Giovanni Battista Benedetto
Salvatore Candido
Nacque ad Oneglia (od. Imperia Levante) il 9 novembre del 1809 da Francesco e da Teresa Cuneo, in una famiglia di condizioni molto modeste. Il padre [...] amico del cuore di quel credente". Nessuno più del C. meritò detto titolo, avendo seguito Garibaldi fino alla morte con affetto di fratello negli Atti.
È di questo periodo una storia d'amore rivelataci da una fitta corrispondenza, che va dal gennaio ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Bartolomeo (Andrea)
Michela Dal Borgo
Nacque il 3 marzo 1729, secondogenito maschio, da Bartolomeo (I) (detto Gerolamo) di Bartolomeo (V) di Gerolamo e Giustiniana Morosini di Andrea (il matrimonio [...] sposò Maddalena Contarini del procuratore Simeone, vedova di Bartolomeo (IV), detto Carlo, di Bartolomeo (IV) Gradenigo, del ramo di S. diviso tra l'osservanza delle leggi e il sentimento d'amore. Egli si incolpò totalmente di avere preparato la ...
Leggi Tutto
COMPARINI, Francesca Pompilia
Anna Foa
Nacque a Roma il 17 luglio 1680, figlia unica di Pietro e di Violante Peruzzi, e fu battezzata nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina.
La famiglia era in discrete [...] Al processo, furono prodotte come prove alcune lettere d'amore trovate a Castelnuovo, di cui essi negarono però Spirituali, et altre persone, se haveva commesso mancamento alcuno al detto Guido suo Marito, per il quale gli havesse dato occasione di ...
Leggi Tutto
DE AMICIS (d'Amico, Amici), Ruggero
Joachim Göbbels
Era probabilmente di origine messinese, nonostante che i suoi feudi si trovassero tutti in Calabria.
Un Guglielmo, "comes de Amico" e signore di Ficarra, [...] nel tema gnomico della "servitù d'Amore": il D. vi esprime la propria gratitudine ad Amore, seguendo un topos assai diffuso, D. Comparetti, Bologna 1875, pp. 45 ss. 3 più comunemente attribuita a Bonagiunta da Lucca. Questa è propriamente, come detto ...
Leggi Tutto
CALANDRA, Giovanni Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova nel 1488 da Silvestro fedele cortigiano dei Gonzaga, castellano e poi segretario del marchese Francesco.
Fratello di Federico, fonditore di [...] trattava di un vacuo e ozioso raziocinare sul casi d'amore, secondo un gusto di galante conversazione vagamente filosofico dotto" in varie sue novelle, e il pesarese Guido Silvestri, detto Postumo, che nel 1513 gli mandò "trecento endechasyllabi" per ...
Leggi Tutto
detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...